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Giorgia Greco
Libri & Recensioni
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Zeruya Shalev Dopo l’abbandono 06/08/2007

Dopo l’abbandono                         Zeruya Shalev

 

Traduzione di Elena Loewenthal

 

Frassinelli                                       Euro 18,00

 

 

“Dopo l’abbandono” è la nuova splendida prova narrativa di una scrittrice israeliana capace, come poche altre, di indagare la natura dell’animo femminile.

 

Zeruya Shalev che vive a Gerusalemme ed è stata insignita del Golden Book Prize e dell’Ashman Prize, ci regala un romanzo di raffinata sensibilità psicologica che esplora gli aspetti più reconditi del matrimonio, della sessualità e del rapporto genitori/figli.

 

Dopo le bellissime figure di Yaara e Naama, protagoniste dei suoi romanzi precedenti, è attraverso l’immagine di una donna forte e volitiva come Ella Miller che l’autrice racconta con delicatezza la storia di un abbandono: Ella, alla ricerca di una propria identità, decide all’improvviso di lasciare il marito Amnon, archeologo famoso, dal quale ha avuto il piccolo Ghili di cinque anni.

 

Una scelta carica di implicazioni dolorose non solo per se stessa ma anche per il bimbo che non riesce ad adattarsi alla nuova situazione (“ .....dalla morbida scorza è sbucato sotto i miei occhi un altro bambino: estremista, acido, ostinato, un bambino attaccabrighe....”).

 

La frustrazione, i sensi di colpa alimentati anche dai giudizi del padre, uomo duro e insensibile, (“Stammi bene a sentire. Conosco tuo figlio....è sensibile e fragile e se tu non fai marcia indietro ti avverto che sarà una tragedia”) e delle amiche che non capiscono le motivazioni che l’ hanno indotta ad una tale decisone, paiono sommergerla al punto che quella famiglia che ha abbandonato per sua scelta si trasforma in un’oasi di serenità ed Ella si sente invadere da una nostalgia struggente per la sicurezza che la vita familiare le offriva e alla quale ha dato un calcio così avventatamente. (“ ....faccio fatica a sopportare l’idea che tutti questi bambini abbiano quel che mio figlio non ha più, abbiano una famiglia”).

 

Questa sofferenza non si attenua nemmeno quando conosce Oded uno psichiatra padre di un amichetto di Ghili con il quale tenta di formare una nuova famiglia.

 

Ma ricostruire sulle ceneri non è facile, essere felici a spese della felicità altrui è un processo complicato al quale tuttavia Ella non si sottrae.

 

Nell’affrontare i drammi e le sofferenze di due famiglie spezzate per cercare di ricomporre un nucleo familiare il più sereno possibile, Ella Miller riscopre dentro di se una forza e una determinazione insospettate grazie alle quali assurgerà ad un ruolo di donna più maturo e sensibile nei confronti di coloro, bambini e adulti, che hanno bisogno della sua presenza e del suo amore.

 

Dopo l’abbandono è un romanzo profondo e sconvolgente che commuove e induce a riflessioni sulla complessità delle emozioni e dei sentimenti che albergano nell’animo umano; è una storia universale che può accadere in ogni parte del mondo ma il richiamo agli attentati terroristici, la consapevolezza di un antisemitismo mai debellato, l’anelito alla pace riportano bruscamente il lettore alla difficile realtà di una società, quella israeliana, che ogni giorno deve difendere la vita dei propri figli.

 

Non è un libro che si legge d’un fiato ma la straordinaria capacità della scrittrice di cesellare con perizia, quasi fossero opere d’arte, ogni singola parola, ci regala una prosa avvolgente e intensa per un romanzo che non si dimentica.

 

Giorgia Greco

 


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