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Informazione Corretta Rassegna Stampa
06.08.2007 Don Gelmini e gli ebrei-serpenti
il commento di Federico Steinhaus

Testata: Informazione Corretta
Data: 06 agosto 2007
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: «Don Gelmini e gli ebrei-serpenti»

Quanti (io fra questi, fino a domenica mattina) nutrivano per don Gelmini sentimenti di umana simpatia oltre che, come è doveroso, di solidarietà per chi viene accusato di un reato infamante, sono stati serviti.

Don Gelmini, in diverse interviste rilasciate tra sabato e domenica, non si è accontentato di accusare di reati comuni quanti stavano gettando su di lui l’infamante sospetto di abusi sessuali, ma ha voluto anche allargare il campo della sua acuta (?) analisi andando a cercare le cause profonde e generali che facevano di lui la pedina di una strategia addirittura planetaria. E queste cause profonde e generali, guarda un pò, le ha trovate in un complotto degli ebrei contro la Chiesa.

Bontà sua, agli ebrei don Gelmini ha voluto affiancare i radical-chic, una categoria molto più nebulosa e certamente meno identificabile della prima.

Non basta. Menzionando almeno due volte questo complotto ebraico nel corso di questa intervista egli ha anche definito gli ebrei un serpente: entrambi i concetti, quello del complotto ebraico e quello degli ebrei-serpenti, sono abbondantemente rintracciabili nella propaganda islamica, che difficilmente potrebbe essere presa come esempio positivo da parte di uomini della Chiesa cattolica.

Poco importa che successivamente, nel corso del pomeriggio, don Gelmini abbia voluto rettificare: la sua affermazione che in realtà egli intendeva accusare di complottare contro la Chiesa i massoni e non gli ebrei (che afferma di stimare ed amare....) è semplicemente ridicola. Per nazisti, fascisti, comunisti i complotti sono sempre stati orditi dal serpente demo-pluto-giudaico-massonico: democrazia, denaro, ebrei e massoni erano per loro tutt’uno, un unico nemico da additare al popolo. Non si venga a dire che questo è un reperto dell’archeologia politica: basta visitare i siti internet che di questo e solo di questo si occupano per rendersene conto.

Non si vuole certamente affermare che don Gelmini sia nazista, fascista, comunista e men che meno islamista. Semplicemente, queste considerazioni puntano sulla condiscendenza – talvolta, per debolezza culturale, inconsapevole – verso stereotipi che hanno causato sofferenze inaudite ed altre ne vorrebbero poter causare. Chi li usa non è necessariamente un essere malvagio: basta che non si renda conto di quel che dice.

Una ulteriore notazione, che conclude con un velo di tristezza queste righe, pare a questo punto indispensabile. Alle affermazioni deliranti di don Gelmini, la cui potenziale pericolosità sociale era evidente, hanno reagito con indignazione solamente alcuni esponenti dell’ebraismo italiano. E’ vero, la politica è in ferie: ma un messaggio di condanna di quelle affermazioni firmato da qualche politico od una presa di posizione della Chiesa sarebbero stati di conforto.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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