La Repubblica informa sui civili uccisi in Iraq, senza indicarne l'autore che è Al Qaeda
Testata: Il Foglio Data: 03 agosto 2007 Pagina: 3 Autore: la redazione Titolo: «Chi uccide i civili a Baghdad?»
Dal FOGLIO del 3 agosto 2007
Ieri Repubblica è riuscita a dare in prima pagina la notizia di settanta morti in Iraq senza mai accennare, nemmeno in una riga, al fatto che queste stragi di civili hanno anche un autore preciso. Niente. Le autobomba a Baghdad sono un fenomeno spontaneo, esplodono da sole in mezzo alla gente. Titolo di Rep.: “Orrore Iraq, record di civili uccisi”. Non c’è traccia del “who?”, il “chi?” caro alla vecchia regola giornalistica. In effetti a raccontare che un uomo alla guida di un camion cisterna carico di esplosivo si è avvicinato a un distributore di benzina, ha invitato la coda degli automobilisti a rifornirsi da lui e poi s’è fatto saltare in aria, a scrivere questi fatti per bene, viene fuori ancora una volta che c’è una campagna permanente di massacri contro gli iracheni, e tra loro e gli stragisti l’unico esile, coraggioso schermo è l’esercito americano (e se proprio c’è da scegliere un esercito al mondo per farsi proteggere, quello americano non è l’opzione peggiore). E salta anche fuori che è un controsenso chiederne il ritiro, come pure si fa da più parti. E invece Repubblica, appena dopo il titolo sull’Orrore Iraq, scrive: “Ma Cheney dice: le cose migliorano”. Capito quel “ma”? Il fremito della notizia a Repubblica non arriva dall’Orrore Iraq, dai mandanti, dagli esecutori, dal record di vittime civili ingoiate dalle fiamme sui marciapiedi di Baghdad. Il fremito arriva dall’accoppiata autobomba- vicepresidente americano. Valga per la cronaca: la strage è stata compiuta da al Qaida.
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