Guido Rampoldi ha scritto sulla Repubblica del 30 luglio un articolo sulla vittoria della nazionale di calcio irachena alla Coppa d'Asia.
In essa ha tra l'altro sostenuto che i cristiani non sarebbero perseguitati dal terrorismo islamista, come proverebbe il fatto che tra i rifugiati iracheni sono solo il 7%.
I cristiani, però, sono il 3% della popolazione irachena. La loro presenza tra i rifugiati è dunque più che doppia rispetto alla loro consistenza all'interno della popolazione irachena.
Un dato che da solo basterebbe a far pensare che in Iraq sia in corso una persecuzione contro i cristiani.
Ecco una lettera inviata alla Repubblica a questo proposito:
Chi di numeri non se ne intende, deve tenersene alla larga, altrimenti si rende solo ridicolo. E, per di più, non rende un buon servizio ai suoi lettori.
lettera firmata