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Parole malate: un documentario sulla strage di Monaco trasmesso da La 7 27/07/2007
Qualche tempo fa leggevo sulla vostra newsletter un articolo in cui si parlava di come vengono utilizzate le parole per condizionare il giudizio delle persone in merito al conflitto israelo-palestinese.

Mercoledì sera guardando il documetario trasmesso alle 21.30 su "LA7" intitolato "Munich: la vendetta del Mossad" ne ho avuto una ennesima dimostrazione pratica.

Già la presentazione del documentario lasciava perplessi, in quanto veniva detto che "dopo il rapimento ,i dodici atleti israeliani muoiono" (di che? di indigestione? di un'epidemia di colera?) ,evitando accuratamente di dire che furono barbaramente ammazzati.

Dopodichè la voce narrante, parlando dei palestinesi ,non usa mai la parola "terroristi" ma "resistenti" "combattenti" "appartenenti" Gli unici che utilizzano il termine terroristi sono gli israeliani,ma si sa gli israeliani non fanno testo, hanno questa mania di vedere terroristi ovunque!

Gli agenti del Mossad sono invece, nell'ordine :killer, sicari, addirittura appartenenti a squadre della morte .

Il servizio mirava poi a sottolineare come gli israeliani abbiano approfitatto di quanto accaduto a Monaco per eliminare elementi che davano loro "fastidio"(Effettivamente i terroristi ,con questo brutto vizio di compiere attentati sono solo un pochini "fastidiosi" ,suvvia, mica assasini!)

Tutto questo con buona pace di un'informazione equilibrata e corretta.

Cristina Lotito

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