Non ho mai firmato l'appello contro Magdi Allam una lettera di smentita, dal professor Brunello Mantelli al direttore di Reset
Testata: Informazione Corretta Data: 24 luglio 2007 Pagina: 1 Autore: Brunello Mantelli Titolo: «Non ho mai firmato l'appello contro Magdi Allam»
Riceviamo in copia e volentieri pubblichiamo questa lettera indirizzata dal professor Brunello Mantelli al direttore di Reset.
Caro direttore, nei giorni scorsi ho appreso da notizie di stampa giuntemi on line (sono infatti a Berlino per ricerche dalla fine dello scorso giugno) che il mio nome figura (secondo varie fonti al 23. posto) tra i firmatari del testo di critica ad alcune delle tesi espresse recentemente da Magdi Allam nel suo volume Viva Israele pubblicato nel numero del mese corrente (luglio 2007) della rivista che Lei dirige. A prescindere da ogni valutazione di merito sulle opinioni di Allam e sulle critiche che gli vengono mosse nel documento poc'anzi citato (in proposito tornerò tra breve), mi preme farle rilevare che né alcuno mi ha mai chiesto di aderire all'appello (come da più parti è stato definito) in questione, né tantomeno l'ho mai sottoscritto.
La prego perciò, ai sensi delle norme vigenti sulla stampa, di voler provvedere a togliere il mio nome dall'elenco dei sottoscrittori, ed a darne contestualmente comunicazione ai lettori della Sua rivista. Quanto alle cause che possono aver provocato il mio inserimento, ripeto: né richiestomi, né da me voluto, nella lista, non ho ovviamente elementi per giudicare se si sia trattato di un banale errore; di una leggerezza, sia pur colpevole; di un voluto travisamento della realtà. Mi preme comunque che la verità dei fatti sia ristabilita; va da sé che Le sarò grato di qualunque elemento Lei voglia comunicarmi atto a farmi meglio comprendere le ragioni dell'equivoco.
Definite le questioni di metodo, resta poi il merito: su di esso non posso esprimermi con piena cognizione di causa, non avendo letto né il testo dell'appello di cui si sta parlando, né il volume di Allam, e non rientrando "Reset" tra gli organi di stampa che abitualmente vedo (in questo caso, poi, a Berlino mi è stato del tutto impossibile rinvenire copia della rivista); mi limito perciò ad un paio di considerazioni per forza di cose generiche: 1) condivido né punto né poco le posizioni espresse da Allam nella sua attività pubblicistica e giornalistica; mi sembrano uguali e contrarie a quelle di chi afferma di voler combattere; 2) tra i firmatari del documento pubblicato da "Reset", almeno a stare all'elenco circolato on line, ho trovato numerosi studiosi ed intellettuali di sicuro valore; verso non pochi di loro nutro sentimenti di amicizia personale ed ho grande stima. Ciò mi fa pensare che le loro ragioni siano buone ragioni (fino a prova contraria, ovviamente, ed in attesa di potermi fare un'idea personale consultando e libro e documento critico, appena potrò averli per le mani), tuttavia mi ha lasciato non poco perplesso vedere le loro firme frammischiate a quelle di personaggi verso cui la mia considerazione è assai minore, alcuni dei quali non esiterei a definire come portatori di istanze ed opzioni francamente antisemite. Ciò crea un'oggettiva ambiguità, che non può ricadere, ovviamente, sulle spalle dei singoli sottoscrittori, ma che non può non suscitare perplessità sul modo di operare di chi ha promosso l'appello ed ha raccolto le adesioni. Se si vuol portare avanti nel modo migliore una causa che si ritiene buona, bisogna a mio parere essere attenti a non farlo in discutibile compagnie, sennò si rischia di far danno.
Certo che la mia richiesta di pubblica smentita verrà prontamente accolta, mi è gradito porgerle i migliori saluti,
Brunello Mantelli
professore associato di Storia dell'Europa Facoltà di Lettere e Filosofia Università di Torino