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Deborah Fait
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Distruzione, roghi e caccia alle streghe 23/07/2007
 
Esistono al mondo delle popolazioni che godono di una speciale  immunita' internazionale in base alla quale possono commettere ogni sorta di nefandezze, sicuri dell'omerta' del resto del mondo.
Un paio di mesi fa Israele aveva incominciato dei lavori per sostituire in ponte crollato  che portava dal Piazzale antistante il Kotel al Monte del Tempio, ponte che sarebbe stato usato  dagli arabi israeliani per salire alle loro moschee.
Appena iniziati i lavori il Waqf, autorita' religiosa islamica, ha incominciato a urlare allo scempio, all'ennesimo  tentativo sionista di ditruggere le moschee,  ha chiamato il popolo islamico all'intifada e ha presentato un protesta ufficiale all'ONU affinche' i lavori del ponte fossero fermati.
Cosi' fu.
Per le strade di tutti i paesi islamici milioni di poveri esaltati si sono messi a manifestare contro Israele, morte agli ebrei, morte ai sionisti, morte a tutti, Allahu akbar!
L'ONU impose a Israele di bloccare i lavori e di sottoporre il progetto ad una commissione internazionale, intendendo quindi che a casa nostra non possiamo fare quello che riteniamo giusto, intendendo che non siamo un Paese sovrano, come credevamo,  ma una colonia palestinese e che i palestinesi comandano e decidono incuranti della nostra storia e dei  i nostri diritti.
 
Sul Monte del Tempio, il luogo piu' sacro dell'ebraismo dove naturalmente il potere palestinese non permette agli ebrei di mettere piede, lo stesso Waqf di cui sopra, da almeno 10 anni, sta sistematicamente  distruggendo e eliminando preziosissimi resti archeologici del Tempio di Salomone e di artefatti cristiani.
Migliaia di tonnellate  di terra contenente resti del primo e secondo Tempio sono stati gettati nelle discariche, fra essi anche le colonne di un'antica chiesa bizantina andate completamente distrutte e frammenti di altari spaccati  a martellate.
Nessuno puo' andare a vedere quello che succede  perche' dall'anno 2000 il Waqf impedisce ogni controllo archeologico sui loro continui scavi da parte di Israele e di chiunque altro.
Foto prese dall'alto mostrano bulldozer che scavano il terreno procurando danni enormi e costruzioni di altre moschee sul suolo sacro sia ad ebrei che cristiani.
L'autorita' religiosa islamica vieta l'entratra al Monte del Tempio ( che, per la cronaca,  e' territorio israeliano) a chiunque non sia islamico per impedire che qualcuno denunci  tanta distruzione e la rimozione e scomparsa  di tutte le antichita' ebraiche raccolte nelle stanze sotterranee.
Perche' accade tutto questo, oltre alla solita prepotenza islamica  e al suo vizietto di distruggere tutto quello che riguarda  le altre fedi?
Accade in onore di Arafat il quale  nel 2000, prima di rompere le trattative di pace a Camp David, grido' in faccia a Clinton e a Barak che il Tempio degli ebrei non e' mai esistito e che lassu' c'e' sempre stata soltanto la moschea di Al Aqsa dai tempi di Adamo ed Eva, naturalemente palestinesi essi stessi.
La teoria di Arafat non fu contrastata da nessuno al mondo e distruggere ogni segno di storia ebraica sara' la dimostrazione che  l'Islam e'  il legittimo proprietario del Monte, di Gerusalemme, di Israele, cioe' del "cosiddetto Israele".
Gli archeologi israeliani  protestano ma il Governo non puo' intervenire, il  pericolo di una nuova rivolta palestinese e' concreto, loro non sono mai sazi di violenza e di morte.
Una nuova intifada darebbe il via in Occidente alle solite ondate di odio antisemita contro Israele reo di impedire ai poveri palestinesi la giusta distruzione di tutto quello che potrebbe creare dubbi sul taroccamento della storia diffuso da loro e ripreso dai loro amici in Europa e in USA.
C'e' chi puo' fare tutto cio' che vuole, guerre, distruzioni, terrorismo, guerre civili e piu' sono feroci, piu' sono barbari, piu' li amano e li ammirano, basta andare sul web e leggere i vari forum in inglese o in Italiano per avere un assaggio dell'enorme mole di odio che la gente riversa su Israele e su chi ama questo Paese.
Crociate antisemite,caccia alle streghe, accuse di razzismo, veri e propri linciaggi, si critica tutto e tutto e' condannabile e piu' l'islam commette oscenita' piu' l'odio contro Israele aumenta.  
L'Italia, in sintonia con Dalema che vuole a tutti i costi il dialogo con Hamas considerato un'organizzazione  piena di brava gente, non fa eccezione e in questi giorni ha dato un'ulteriore dimostrazione di talebanesimo firmando in 200 una petizione contro Magdi Allam, colpevole di denuciare il fondamentalismo islamico e, soprattutto, colpevolissimo di amare Israele.
Il suo libro dal titolo molto esplicativo VIVA ISRAELE, ha scatenato i talebani italiani contro di lui gia' sotto severa scorta a causa delle fatwe islamiche che gli sono piovute sulla testa.
Questi 200 talebani, incuranti del pericolo cui espongono ulteriormente Magdi Allam, da farabutti lo danno in pasto agli esaltati che minacciano di ammazzarlo e hanno sferrato contro di lui un attacco di una violenza e di una stupidita' incredibili.
Per non sfatare il detto che gli ebrei sono sempre primi in tutto, Gad Lerner, ex Lotta Continua, ebreo di sinistra, antiisraeliano ha dato, forse involontariamente,  il via a questa vergogna scrivendo un orrendo  e ridicolo articolo di protesta per quel Viva Israele cosi fastidioso alle orecchie di un comunista.
Preso dal sacro fuoco delle accuse Lerner scrive, forse senza rileggersi, che Israele ha osato vincere la guerra dei 6 giorni, commettendo cosi' una grande ingiustizia:: 
"Perché l'umiliazione e l'infelicità araba che ne scaturirono sono
fattori potenti di una guerra in cui siamo tuttora immersi."
Quindi per la mentalita' sinistra dei sinistri Israele doveva perderla  quella guerra, doveva stare immobile ad aspettare l'attacco su tutti i fronti, che sarebbe stato l'attacco finale e conclusivo e poi basta, finito, Israele Kaputt, Israele in mare, ebrei ammazzati . Questo doveva fare, farsi distruggere  pur di  non dare un'umiliazione agli arabi.
Capito? Questa e' follia pura.
In base a questa stessa follia i 200 talebani italiani firmano un j'accuse contro Magdi Allam, colpevole di aver detto la verita' cioe' che negli atenei italiani non esiste liberta' di espressione essendo covi di filoislamici che non permettono  a chi non e' dei loro di parlare.
E protestano anche, chissa' chi ha impedito al rappresentante di Israele di parlare nell' Ateneo di  Torino, aggredendolo anche fisicamente, chissa' chi ha costruito nell'atrio della stessa Universita' un muro per denunciare la barriera salvavita  israeliana, coperto della solita propaganda  insultante.
Chissa' perche' e' stato consigliato a Angelica Calo' , del kibbuz Sasa, di non presentarsi all'incontro previsto  all'universita' di Bologna.
Chissa' perche' nelle universita' italiane sono sempre presenti comitati antiisraeliani , antioccidentali, con grandi esposizioni di bandiere palestinesi.  
Magdi Allam  ha titolato il suo ultimo libro "VIVA ISRAELE", e quel VIVA davanti al nome tanto odiato deve averli sconvolti, insopportabile, non si puo' accettare che qualcuno apprezzi quell'entita' sionista, quel paese demoniaco che ruba la terra ai palestinesi.
Magdi Allam va  messo all'indice , come si faceva nei periodi piu' oscurantisti della storia, lo brucerebbero quel libro se potessero.
Al rogo al rogo, come i nazisti, come la Santa Inquisizione, al rogo! 
Intanto pero' e' il suo autore che va demonizzato e minacciato secondo la miglior tecnica sovietica che se non puo' eliminare fisicamente il nemico lo distrugge comunque  nel modo piu' vigliacco, con una bassezza senza pari mettendolo in pasto ai suoi nemici giurati  e pericolosi, con la stessa ferocia dei loro amici  fondamentalisti.
VIVA ISRAELE non gli va giu', tutto ma non questo, sono esplosi di rabbia e di odio, un titolo che li offende come offende i loro amici, non riescono ad accettarlo, loro, i difensori della liberta' per i terroristi, loro i paladini della pace dei cimiteri per gli ebrei israeliani.
In 200 hanno firmato la loro Fatwa come scrive il Foglio e la loro vittima e' un musulmano che denuncia l'apologia della morte perche' ama la vita.
Scandalo, anatema. Lo scandalo e' addirittura biblico perche' oltre alla vita Magdi Allam ama il Paese che ha fatto della vita il fulcro della sua storia moderna.
VIVA ISRAELE, signori firmatari della fatwa, sognatelo il vostro incubo, Israele e' non solo VIVA ma e' VIVO  nonostante il vostro odio e la vostra rabbia e che l'incubo vi perseguiti.     
   
L'idea che esista una religione  che puo' tutto, che rende schiavi persino i suoi simpatizzanti, che puo' creare terrore, odio, ingiustizia, discriminazione, fatwe e pericolose ideologie, fa paura.
Un'ideologia assassina che puo' , in piena Europa, far sventrare un uomo, un regista per un documentario denuncia sulla condizione della donna. 
Un'ideologia nazista che puo' far sgozzare un giornalista facendogli dire "io sono ebreo".
I giardini di Israele non fanno per voi, signori 200, la Vita non fa per voi, VIVA ISRAELE e' contro il buio che avete dentro e questo vi sconvolge al punto che volete vendicarvi. 
 
In quanto persona, ebrea e israeliana, viva e innamorata di Israele, offro a Magdi Allam la mia gratitudine, la mia ammirazione per il suo coraggio, merce rara di questi tempi, e la mia totale solidarieta'.

Deborah Fait

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