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Stupida puttana
I miei viaggi in Asia da pseudovergine ventenne Iris Bahr
Einaudi Stile Libero Euro 12,50Una ventenne gira il Vietnam, l’India, il Nepal, la Thainlandia e l’Australia. Ha un obiettivo particolare: perdere la verginità. Nasce così “Stupida puttana”, un memoir pieno di humour della scrittrice israeliana Iris Bahr.
Secondo il Daily News “ha più personalità di Meryl Streep”, mentre il Los Angeles Weekly la considera “un mix di umorismo pungente, pathos agrodolce e fascino sublime”.
Iris Bahr, scrittrice, regista e attrice (ha recitato anche in alcune puntate di Friends), è nata e cresciuta nel Bronx, ma si è trasferita a 13 anni in Israele. Grande fan di Paul Teroux, dopo il servizio militare è partita per un lungo viaggio in Asia, con la precisa missione di perdere la verginità.
Esperienze piccanti e personaggi strampalati vengono raccontati con sfacciata sincerità e candido umorismo nel memoir “Stupida puttana (Einaudi Stile Libero in uscita il 16 luglio) dall’eloquente sottotitolo: I miei viaggi in Asia da pseudovergine ventenne.
Raggiungiamo Iris Barhr a Los Angeles, dove ora vive. Perché ha deciso di andare in Asia?
“Come molti israeliani, una volta finito il servizio militare ho deciso di fare un lungo viaggio. Le mete predilette da tutti erano Asia e America del Sud. L’Asia mi sembrava più esotica e affascinante, ed ero molto eccitata all’idea di gettarmi in un mondo così diverso dal mio, dove finalmente mi sarei liberata dai miei demoni…”
Perché era così ossessionata dalla verginità?“Desideravo essere accettata dagli altri. Ero stata trascinata in Israele da giovane, quindi non avevo sviluppato un senso di appartenenza a quella terra. Ho sempre avuto un’identità un po’ scissa e frantumata, mi sentivo come se fossi l’unica abitante del pianeta ad essere ancora vergine. E poi le amiche continuavano a parlare di quanto il sesso fosse favoloso..”
Come mai ha deciso di raccontare le sue esperienze in un libro?“La mia passione è quella di raccontare storie, soprattutto umoristiche. Ma volevo anche condividere con altri delle esperienze così interessanti e particolari, che avevo vissuto in prima persona. Essere aperta e vulnerabile al punto che gli altri riuscissero a identificarsi con me, mi ha dato grande gioia. Ho messo nero su bianco il mio viaggio interiore, lacrime, risate, emozioni. Tutta me stessa”.
Quale Paese che ha visitato le è piaciuto di più?“Ogni Paese ha qualcosa di bello da offrire. La Thainlandia è un luogo molto eccitante e sessuale, il Vietnam è selvaggio e poco turistico, l’India è il Paese più intenso, l’unico posto dove veramente vorrei tornare. Nell’aria si respira una forte spiritualità, un po’ come a Gerusalemme. Tutte quelle masse di umanità mi facevano sentire da un lato al centro, dall’altro alla fine dell’universo”.
Il suo è stato un viaggio di formazione.
“Viaggiare mi ha dato soprattutto la possibilità di pensare.
Vivere e interagire con persone di cultura e mentalità così diverse dalla mia ha accelerato la mia crescita interiore.
Ogni relazione che ho avuto ha illuminato una parte differente della mia personalità e delle mie nevrosi. A proposito, gli italiani conoscono le nevrosi o è un fenomeno tipicamente americano?”
Benedetta Marietti “Donna”– La Repubblica
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