Minacce di ritorsioni commerciali all'Italia per la presa di posizione di Prodi (subito smentita da D'Alema) sul nucleare iraniano.
E una messa in dubbio delle sue parole nella recente intervista a Maariv. Secondo gli iraniani Prodi non avrebbe mai chiesto loro di «soddisfare le richieste della comunità internazionale sulla vicenda nucleare» e si sarebbe dimostrato "favorevole a una soluzione che preveda un arricchimento limitato dell'uranio negli impianti del nostro paese".
Per una volta, forse, converrà credere a Teheran. Il governo italiano sembra avere due posizioni ufficiali diverse sull'Iran (sanzioni per Prodi, non alle sanzioni per D'Alema). Non sarebbe poi così strano se Prodi stesso avesse due posizioni. Una per Gerusalemme e una per Teheran.
Ecco l'articolo:
IRAN: STAMPA CONTRO PRODI PER DICHIARAZIONI SU NUCLEARE
IRAN: STAMPA CONTRO PRODI PER DICHIARAZIONI SU NUCLEARE = Teheran, 10 lug. - (Aki) - Hanno prodotto grande eco sulla stampa iraniana le dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio Romano Prodi al quotidiano 'Maariv' in occasione dela sua visita in Israele e nei Territori palestinesi, in corso da ieri. Baztab, il sito vicino ai Pasdaran e al loro ex comandante, il generale Mohsen Rezaii, attualmente segretario generale del Consiglio per il Discernimento di Stato, titola con «Le esternazioni di un cocco di mamma» un articolo polemico in cui riporta stralci dell'intervista e mette in dubbio la veridicità di alcune dichiarazioni di Prodi. L'articolo smentisce ad esempio che il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad sia mai stato consigliato dall'Italia di «soddisfare le richieste della comunità internazionale sulla vicenda nucleare». «Questa richiesta non è mai stata avanzata dal primo ministro, perché sarebbe stata immediatamente respinta dal nostro presidente», dichiara ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL una fonte della diplomazia iraniana. «Il governo italiano - aggiunge la stessa fonte - al contrario di quanto afferma Romano Prodi in questa intervista, si è dimostrato favorevole a una soluzione che preveda un arricchimento limitato dell'uranio negli impianti del nostro paese». «L'Italia - dice la fonte iraniana - non è nella posizione di potersi opporre alla politica nucleare della Repubblica Islamica, in quanto la sua debole economia dipende fortemente dalle relazioni commerciali con il nostro paese». (Rah/AKI) 10-LUG-07 13:34
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