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A pagina 5 avete pubblicato, a fianco di un articolo sulle verità del Sismi la fotografia di un padre disperato con un bambinetto in braccio. Spiace dover osservare che un quotidiano dalle grandi tradizioni come La Stampa non si accorga di pubblicare una fotografia oggetto di studi da mesi in importanti convegni. Io ha visionato per la prima volta questa immagine in un convegno del mese di marzo quando la stessa è stata proiettata insieme ad altre nelle quali lo stesso attore arabo veniva ripreso in diverse pose destinate a colpire il lettore (e anche l'editore!) distratto. Più recentemente la stessa immagine è stata nuovamente commentata in identico modo in un convegno svoltosi presso l'Università di Torino a cura del professor Volli sulla scienza della comunicazione (convegno tra l'altro aperto al pubblico). La Stampa appare quindi distratta negli ambienti dove insegnano come si falsano le notizie, a meno che non sia piuttosto una più grave, voluta complicità coi falsari delle notizie. In un caso come nell'altro La Stampa non rende un buon servizio ai suoi lettori. Tempo addietro ho comunicato al vostro direttore l'impossibilità per me di continuare ad essere un vostro lettore, dopo tanti anni di abbonamento. Per questa ragione vi scrivo in ritardo, avendo visto per caso solo oggi il vostro foglio del 9 us. Tale fortuita visione mi da conferma di aver fatto bene a cambiare testata. Emanuel Segre Amar Ecco la foto cui si riferisce la lettera: |
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