Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Nella parte finale della Sua risposta al signor Pogliano, che tra l'altro faceva un parallelo tra l'elezione democratica che portò al potere Hitler e quella che portò al potere Hamas, Lei dice che "se i popoli votano i dittatori, dobbiamo chiederci cosa li spinge a fare simili scelte". Tale argomentazione mi stupisce, proprio perchè è fatta da Lei che, essendo stato nel passato Ambasciatore della Repubblica, dovrebbe conoscere bene la risposta. La gente, prima di votare, ascolta ciò che i candidati hanno da dire: nella Germania postbellica, ad esempio, Hitler promise che (in caso fosse stato eletto) avrebbe azzerato i debiti di guerra pesantissimi, che la Germania avrebbe avuto comunque il suo esercito e che si sarebbe ripresa l'Alsazia e la Lorena (e non solo). Simili argomentazioni riscontrarono il favore dell'elettorato e il nazismo arrivò al potere. Nei Territori palestinesi, Hamas (che abilmente aveva fatto attività sociale coprendo i vuoti lasciati da Arafat) usò l'argomento che piu' piaceva alla gente: avrebbero distrutto Israele, avrebbero ucciso un gran numero di ebrei e la nuova Palestina si sarebbe estesa dal Giordano al Mediterraneo.
Schumpeter diceva che i candidati alle elezioni possono, in qualche modo, essere paragonati agli imprenditori: gli uni fanno pubblicità e "vendono" il loro programma, così come gli altri "vendono " i loro prodotti. In entrambi i casi, il fallimento si avrà solo in caso di insoddisfazione, ma se la gente può smettere di comprare beni che hanno deluso le aspettative, quando viene votata a maggioranza una compagine illiberale, non si può piu' cambiare. Non sembra comunque il caso di Gaza, dove Hamas è molto popolare e dove l'odio per Israele viene continuamente alimentato a partire dall'istruzione impartita ai giovani, e dai programmi televisivi.