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Informazione Corretta Rassegna Stampa
06.07.2007 La sinistra reazionaria e le donne
il processo agli assassini di Hina Salem visto dal Texas

Testata: Informazione Corretta
Data: 06 luglio 2007
Pagina: 1
Autore: Piera Prister Bracaglia-Morante
Titolo: «La sinistra reazionaria e le donne»

Dal dopoguerra in poi, i comunisti hanno da sempre dato del reazionario a tutti quelli che dissentivano da loro, etichettandoli come reazionari, passatisti e piccolo- borghesi; ma se analizziamo bene chi sono costoro del governo di centrosinistra, e come si comportano, diremmo che loro lo sono, loro sono i veri reazionari;e che non solo non difendono piu’lo statuto dei lavoratori, alleandosi con l’Iran che lo nega nella piu’ brutale repressione, ma nemmeno hanno il coraggio di difendere le donne, quelle donne musulmane, immigrate in Italia, che si sono presentate in corte a testimoniare per Hina Salem, la ragazza brutalmente assassinata dal padre, e per denunciare l’abuso di cui loro stesse sono oggetto fra le mura domestiche in cui il maschio ha sulle donne il diritto di vita e di morte. E come ha reagito la sinistra? Ovvio! Con omerta’e come sempre, con illiberalita’! La sinistra non ha proprio alcun valore rimasto, nessuno! E’ finita! Non sono nemmeno piu’ spavaldi, sono solo buonisti, o recitano a fare i buonisti perche’ quella e’ una tattica che rende in applausi e voti.

Come Veltroni che ha detto, che e’ pronto ad accogliere i nuovi emigranti a braccia aperte. Ma quale accoglienza se non sono capaci di offrire loro un lavoro e se non sono in grado di difendere, nemmeno le donne. La loro e’ solo una politica sbagliata di chi ha perso il ben dell’intelletto!

Il colmo!

C’ e’ voluta Daniela Santanche’, quella parlamentare coraggiosa, che malgrado sia stata minacciata di morte dagli islamofascisti, si e’ presentata nell’aula del tribunale di Brescia, insieme ad altre rappresentanti della Lega e a moltissime donne immigrate recentemente in Italia, per l’istruttoria del processo contro gli assassini di Hina.

Con tutta la rappresentanza delle donne postcomuniste e postcattocomuniste al governo e in parlamento non ce n’e’ stata una, capace di difendere le donne immigrate e il loro diritto di vivere senza paura e senza terrore, in uno stato che non e’ne’ garante ne’ capace di difenderle dalla violenza domestica, dall’abuso e dal pericolo di morte.

Dove eravate e dove siete, Barbara Pollastrini, ministro dei Diritti e Pari Opportunita’ e Rosa Bindi, ministro delle Politiche della Famiglia, nonche’ Giovanna Melandri, ministro delle Politiche Giovanili? Zitte, zitte, siete capaci solo di difendere le vostre poltrone e, arroccate come siete nella vostra posizione di donne privilegiate, siete incapaci di dimostrare solidarieta’ verso le altre donne abusate e che rischiano la vita. Cosi’ mentalmente stagionate come siete e cosi’ sepolte nelle scartoffie che si accumulano quotidianamente sulle vostre scrivanie, non siete mosse da nessun sentimento di sorellanza che possa riscattarvi! Non un tremito, non uno slancio generoso, solo silenzio ed immobilismo verso un problema che e’ e sara’ cruciale nei prossimi anni: il problema dell’emancipazione delle donne musulmane.

In Italia, in tutta questa ricostituzione e ridefinizione dei molti partiti politici, in seguito alla dissoluzione delle ideologie totalitarie, apparentemente opposte, del fascismo e del comunismo, non e’ stata fatta molta chiarezza su chi sia depositario di idee nuove ed innovative come i neocon e chi, come i postcomunisti e cattocomunisti sia invece retrogrado, con una mentalita’ angusta e reazionaria.

Se per un attimo noi osservassimo i governanti di centrosinistra come Prodi, D’Alema e tutti gli altri compagnucci della parrocchietta, nonche’il sindacoVeltroni, non cosi’ come ingannevolmente appaiono, cioe’ azzimati, tosati e sbarbati, nei loro vestiti occidentali; ma per un attimo ce li raffigurassimo invece con le lenti della nuda verita’, con indosso le palandrane e i turbanti dei talebani, sgozzatori e tagliatori di teste con cui hanno patteggiato, ecco che la differenza ci apparirebbe molto piu’ epocale e piu’ abissale, per un salto all’indietro nei tempi in cui si bruciavano le donne, perche’ eretiche e colpevoli di ribellarsi alla propria disgraziata condizione femminile.

Eretica ed apostata, cosi’ come e’ stata considerata Hina, una ragazza con una grande voglia di vivere in un mondo libero e bello che aveva appena imparato a conoscere e ad amare, che pero’ non era per lei, e dove ha invece incontrato la peggiore morte.

Perche’, a giudicare dal comportamento della sinistra, questa e’ una sinistra che e’ inerme e fellona, che non e’ capace programmaticamente di affrontare i problemi pressanti ed incombenti del terrorismo e dell’integrazione dei musulmani nel tessuto sociale italiano; che usa ancora lo strumento stantio del populismo e del buonismo, "del volemose bene".

Di una sinistra che e’ solo capace di offrire, come fa il sindacoVeltroni un’ubriacatura di una notte brava a Roma, in un mega concerto in cui i romani possano dimenticare il proprio malessere e i propri guai, dovendo però all’indomani  rifare i conti con le difficolta’ della vita quotidiana, con la disoccupazione giovanile, con il traffico, con i problemi dei rifiuti, con le risse e con il terrore. Populismo vecchio quanto il cucco, ma fascinoso per tenere a bada e per illudere il popolo. Lo sapevano bene gli imperatori romani!

Tra una Sinistra senza identita’che annaspa e che e’ totalmente allo sbando, e una Destra, programmatica, fattiva e capace di sfide coraggiose, si ingigantisce il divario che non e’piu’ identificabile nella differenza di qualche secolo, ma e’ molto piu’ marcato e risalente indietro all’oscurantismo del Medioevo e alla caccia alle streghe. Perche’ il clima in cui la sinistra e centro vorrebbero farci riprecipitare del tutto e’ proprio quello oscuro e pauroso delle eta’ buie e terrorizzanti dell’eta’ feudale.

Lo sanno bene quelle donne musulmane che coraggiosamente hanno dimostrato solidarieta’ ad Hina, che si sono presentate in aula numerose per testimoniare, perche’ lo hanno sperimentato sulla loro pelle cosa significa essere donne soggette alla legge della Sharia.

Appare cosi’ ancora piu’ netta la linea di demarcazione che contrappone una destra, moderna e innovativa, capace di voler cambiare la societa’ in meglio;dotata di grinta e coraggio e illuminata dalla ragione; contrapposta ad una sinistra omertosa, senza identita’ e senza programmi, medioevoretrograda e collusa con i regimi islamofascisti.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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