Una lettera relativa a questo articolo
Bellissimo l'articolo di Fiamma Nirestein. Mi stupisce che un simile modo di pensare viva e prosperi in Inghilterra. Mi spiego : qui in Italia, avendo perso la guerra, ma ritrovato la libertà grazie agli eserciti angloamericani, non si è voluto ammettere questo fatto. Ed è da molti anni, probabilmente dai fatti di Genova del '60, che è iniziata la mitizzazione retorica della resistenza.
Negli anni '70 circolava trai giovani una barzelletta di questo tenore.
L'ONU aveva proclamato l'anno internazionale dell'elefante. L'italia contribuì con tre libri. Uno piuttosto piccolo sul contributo deli elefanti nella guerra di Annibale contro Roma. I lsecondo un poco più spesso sui cento modi per cucinare la carne d'elefante. Il terzo, delle dimensioni di un vocabolario, sull'elefante e la resistenza italiana.
Questa barzelletta indica come già negli anni 70 la retorica resistenziale avese invaso la cultura italiana, retorica che noi, nati subito dopo la cessazione delle ostilità, non avevamo percepito durante i nostri studi.
Ora è facile per un popolo come il nostro imbevuto di retorica resistenziale (e che costantemente dimentica il contributo degli angloamericani alla riconquista della penisola) fare mentalmente l'eguaglianza logica tra la nostra resistenza e la lotta arabo palestinese contro Israele. Gli arabi sono semplicemente i resistenti, cioè i buoni, e quindi, anche se falso, Israele diventa automaticamente il cattivo, ovvero il fascista da abbattere.
Che questa falsa equazione perseguiti il modo di pensare italiano è un fatto, che gli inglesi pensino quello che ha scritto Fiamma Nirenstein sul Giornale mi stupisce.
lettera firmata