Gentile redazione..
Oltre ad esprimere un sincero apprezzamento per vostra indispensabile opera voglio soffermarmi su qualcosa che vedo scarsamente publicizzato sul vostro sito e su altri che trattano gli stessi argomenti ovvero i FATTI CONCRETI relativi ad Israele..
Per supportare Israele penso che non sia sufficente seppur indispensabile confutare le menzogne, ristabilire verità storiche, puntualizzare aspetti relativi al confltto in corso..
Ritengo che per la legittimare lo stato di Israele bastino i fatti concreti che esso produce e di cui si nutre la sua esistenza quotidiniana..
Industria, ricerca, medicina, agricoltura, welfare, democrazia, crescita economica, sviluppo del territorio e delle infrastrutture, solidarietà, società multietnica, scuola, università, arte, letteratura, cinema, sicurezza del cittadino, sistema fiscale equo, grandi opportunità...
Israele è tutto questo e tutto questo ha un valore maggiore perchè nasce e si sviluppa in una situazione di conflitto nonostante la quale la gente crede nel futuro perchè sa di di esserne artefice..
C'è chi accende un muto per comprare una casa a Sderot sapendo benissimo che il giorno dopo può essere centrata da un Qassam, eppure lo fa perchè ha fiducia in uno Stato nato dalla caparbietà e dal coraggio ed in cui il cittadino conta ancora qualcosa, sia come singolo sia come figura di riferimento..
Forse Israele è il paese in cui l'assunto "lo Stato siamo noi" è applicato con maggiore concretezza al mondo mentre anche in Europa questo è e rimane solo un concetto astratto mortificato dallo scollamento tra politica e cittadinanza..
Credo che sia opportuno anche da parte degl i organi istituzionali di Israele cercare di sottolineare questi aspetti e che spetti anche a media come voi contribuire a costruire una immagine di Israele che non sia fatta solo di checkpoints e carri armati perchè anche voi sapete che non è così..
Del resto, visitando una città come Tel Aviv, ove non ci si soffermi sui connotati prettamente Ebraici e sulla massiccia presenza di apparati di sicurezza, si potrebbe avere l'illusione di trovarsi in una qualunque grande capitale europea o in una moderna città degli USA dove pulsano attività economiche, culturali, sociali..
Tutte le volte che mi trovo a discutere con dei detrattori di Israele mi dilungo su queste tesi causando vivo stupore tra gli astanti che credono che Israele sia solo una immensa caserma e molti di loro rimangono ancor più stupiti dal sapere quanti e quali sono i contributi di Israele al miglioramento della qualità della vita mondiale, ignorano le scoperte scientifiche e tecnologiche, non capiscono un sistema sociale che ha creato uno Stato multietnico in cui il cittadino, sia esso ebreo o no, è al centro dell'attenzione, non credono al fatto che la solidarietà di questo Stato viene rivolta anche verso l'esterno senza pregiudizi di nessun tipo..
Il pensiero dominante è quello che Isrele sia l'odiosa emanazione degli USA, una specie di dipartimento degli "affari sporchi" e che senza gli USA Israele non esisterebbe.. E' vero che l'amicizia degli USA verso Israele è preziosa ma è anche vero che Israele cammina benissimo sulle sue gambe in tutti i settori, del resto anche l'Europa è stata costruita col Piano Marshall però nessuno in Europa odia gli USA per questo..
Israele è ed è stato un laboratorio politico e sociale senza eguali al mondo, basti pensare all'esperienza dei Kibbutz che sono stati l'unico vero esempio di socialdemocrazia collettiva mai realizzato e che ha funzionato realmente garantendo uno sviluppo economico paritario per i lavoratori..
Il nodo centrale di tutto questo è l'uomo, è una fede che è vera fede e non solo parole scritte su antichi Libri, è fede vivente e testimoniata tutti i giorni da ogni singolo individuo in ogni attimo ed in ogni aspetto della propria vita, è fede che capace attraverso la sua traduzione in fatti concreti di creare uno Stato dalla sabbia
Qualcuno dice che la tensione si allenta ma non credo che mangiare dei gamberetti ogni tanto voglia dire venir meno al proprio impegno di cittadino perchè in primo luogo l'Israeliano percepisce questo impegno nei confronti di se stesso visto che si identifica col popolo e con lo Stato..
Credo per concludere che una maggiore attenzione agli aspetti civili di Israele possa contribuire a dare una diversa immagine del paese e del popolo presso le opinioni pubbliche mondiale che siano in grado di recepire questi valori e questo spetti anche a chi, come voi, ha fatto della informazione corretta il proprio credo e la propria professione..
Shalom
Francesco d'Elia - Roma