Col termine "vechio cronista" costantemente (e noiosamente) Igor Man si occupa del Medio Oriente e con una palese "scelta di campo" spesso "mimetizzata" da citazioni (magari del Corano). Quello che colpisce è la sua "difficoltà" aguardare ad Israele con occhio (...e si presume che un vecchio cronitsa dovrebbe averlo) limpido. E invece no. Il grande Arafat è sempre nel suo cuore, i "cattivi" hanno sempre "la stella di David"... non è un po' eccessivo? Magari se intitolasse i suoi pezzi "dalla parte dei musulmani" sarebbe più accettabile. La sincerità è merce rara alla Stampa?