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La risposta a una critica di una giornalista di buona volontà 21/06/2007
Mi trovo spesso nella necessità di scrivere a giornalisti di varie testate,
ma raramente ricevo risposta, tranne, evidentemente, quando le mie lettere
sono di ringraziamento e sostegno.
Tuttavia alcune volte dei giornalisti corretti e di buona volontà decidono
di rispondere, e si inizia in tal modo un dialogo che può essere utile per
tutti.
Desidero quindi far conoscere ai lettori di IC la lettera appena ricevuta da
Giulia Vola de La Stampa, che avevo a suo tempo criticato per un articolo
che, a mio parere, non andava bene. E contemporaneamente desidero
ringraziare pubblicamente Giulia Vola per la sua disponibilità al dialogo.
E' una dimostrazione che si deve sempre cercare il dialogo con chi scrive in
modo, per noi, non corretto.
Emanuel Segre Amar


Gentile Emanuel,
sono felice di leggere una sua risposta, e sono felice di potermi dichiarare
assolutamente d'accordo con lei sul bisogno di dare voce a storie,
situazioni, dettagli che i media (compreso il mio) ignorano. Ha
perfettamente ragione nel pretendere che queste storie andrebbero
raccontate, ma purtoppo, gli inviati del quotidiano sono uomini e donne, e
io non posso rispondere per le loro inefficenze. Dal mio piccolo cerco di
fare il possibile e quando ho avuto l'opportunità di raccontare una storia
di vita vera, di pace e di speranza, non me la sono lasciata sfuggire. Come
credo lei abbia intuito, sarei molto contenta di poter approfondire il
discorso e sarei molto felice di poterle offrire un caffè per ascoltare i
suoi consigli e le sue prospettive.
Spero di poterla incontrare presto
Giulia Vola

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