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Risposta a Sandro Viola 20/06/2007
L'articolo suo di ieri sembra scritto da qualcuno che quelle terre non le ha
mai conosciute, e che vuole solo fare della facile poesia. E invece lei le
conosce, e allora non posso non risponderle.
Verde intenso in quelle desolate lande popolate dagli arabi? Mi vorrebbe
mostrare una fotografia, signor Viola? Quelle erano si bellissime terre, ma
la natura era lasciata a se stessa. Il verde bellissimo lo si vedeva, ed era
indimenticabile; ma dopo le rare piogge o le ancor più rare nevicate in
grado di far diventare verde perfino il deserto. Altrimenti, di verde, se ne
vedeva ben poco.
Quando poi andò in quelle terre, nel 67, non ricorda di aver visto tante,
tantissime case di fango? Guardi che sono state ricordate anche nel suo
giornale, signor Viola. Fra i "democratici palestinesi" vigeva già allora la
distinzione fra il ricchissimo, che aveva delle bellissime case (e che lei
evidentemente andava a trovare), e il popolo, che abitava in case di fango.
Poi, dopo il 67, Le case SONO DIVENTATE DI MURATURA. Perché lei non lo dice?
Come? Sharon, il bulldozer Sharon, ha creato l'irreversibilità a Gaza e in
Cisgiordania con i suoi insediamenti? Le ricordo, signor Viola, che, non
solo quelli che c'erano già prima, ma anche i nuovi, il cattivo Sharon li ha
"irreversibilmente lasciati". E uso il suo stesso avverbio perché i
palestinesi hanno preferito poi distruggere tutto quello che "l'uomo
agricoltore" aveva costruito nella sabbia.
Certamente poi la sua memoria l'ha tradita quando ricorda dei primi uomini
armati, nell'82. No, signor Viola, gli uomini erano armati anche prima, già
prima della seconda guerra mondiale, in quelle tristi terre. Vuole che le
dia infiniti esempi? Sono certo che però adesso se lo ricorda anche lei.
Già, ma come la mettiamo allora coi palestinesi inermi? Ma forse adesso che
si è ricordato che gli israeliani erano armati già prima della seconda
guerra mondiale, si sarà ricordato anche che i palestinesi non erano affatto
inermi. Anzi, le sarà venuto in mente che gli inglesi, già quando c'erano
loro, permettevano il possesso delle armi solo agli arabi, e così gli ebrei
si difendevano con armi tenute accuratamente nascoste.
Scrive poi di una Gaza diventata sovraffollata, negli ultimi anni. No,
signor Viola, Gaza era già allora una terra ad altissima densità di
popolazione, che proprio per questo era difficilmente controllabile. E
anche, se non proprio, per questa ragione, Sadat non volle riprendersela e
la lasciò agli israeliani. E intanto tante case di fango sono diventate di
muratura, tanti orti sono fioriti (fino a quando sono poi stati distrutti).
Per oggi la lezione è finita, signor Viola; per la prossima cerchi magari di
prepararsi sui cristiani che stanno soffrendo per i loro orti saccheggiati
dai palestinesi (PMW di ieri le servirà come abbecedario).
Si accomodi pure. Per oggi non le do il voto.


Emanuel Segre Amar

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