La passiva omerta’
del
governo italiano, ora come allora. Che si pronunci contro Hamas! …….
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Non ci vuole molta immaginazione per poter capire quello che c’era dietro la liberazione di Mastrogiacomo, non c’era niente di segreto, forse ci sfugge qualche dettaglio ma e’ facile intuire che, oltre al lauto pagamento del riscatto e la liberazione dei piu’ sanguinari terroristi talebani, era stato chiesto al nostro governo qualcosa di piu’ del patteggiamento con i regimi dell’ Islam che gia’ Bush ha definito “ the axis of evil”, l’asse del male e in cui aveva incluso anche: Siria, Iran e Corea del Nord……
La storia non era finita li’ come dice il vecchio adagio popolare: “ Tutti i nodi vengono al pettine” perche’ Prodi e D’Alema, chiamati in causa dal precipitare degli eventi golpisti di Hamas a Gaza, sono obbligati a dare un piu’ marcato pronunciamento senza mezzi termini e una condanna aperta all’operato di Hamas e alla sua sanguinaria conquista del potere, cosi’ come hanno gia’ fatto gli altri; perche’ finora i due hanno navigato in solitaria lontano dai loro tradizionali alleati del Patto Atlantico ma prima o poi, dovranno pure rompere il colpevole silenzio e condannare Hamas che ormai la fa da padrone con la sua tecnologia militare e con i suoi uomini addestrati dai pasradan iraniani. A meno che non ricorrano a qualche altro subdolo sotterfugio,Prodi e D’Alema ancora non profferiscono parola, ma siamo sicuri che stanno rimuginando nei loro cervelli il dilemma amletico dell’impasse e virtualmente si staranno chiedendo sul da farsi.
Ma chi tace acconsente!
Ecco che riaffiorano le magagne del governo italiano di cui cominciano a delinearsi le deleterie conseguenze ora che Hamas ed Hezbollah sono alle costole di Israele e si sta avverando il sogno distruttivo e apocalittico di quell’invasato di Ahmadinejad, alla cui realizzazione e’ cosi’ determinato, che finanzierebbe il terrorismo fino a consumare non solo le sue risorse petrolifere fino all’ultima goccia, ma sarebbe disposto pure a vendersi persino la camicia! Perche’ e’ chiaro che dietro le due organizzazioni terroristiche c’e’ il grande burattinaio che muove le marionette
del
terrore.
Ed ora appare sempre piu’ chiaro ed inequivocabile che il governo italiano e’ compromesso fino all’osso con la sua ambigua politica estera ed e’ per questo che fa finta di niente, mentre i leaders della comunita’ internazionale gia’ hanno fatto sapere che non riconoscono la legittimita’ di Hamas.
Questo e’ il risultato di un disegno lungimirante di una sinistra che ha egemonizzato la cultura italiana dal dopoguerra in poi, cosi’ strisciantemente e insinuantemente che attraverso la grancassa dei media, imperterrita ha fatto credere agli italiani che l’America fosse il Male e l’Urss fosse il Bene. Perche’ c’e’ una cosa in cui i comunisti sono eccelsi e spiazzano tutti, ed e’ la propaganda monocorde e a tamburo battente che ci ha tartassato per decenni e decenni e, sconsolatamente, se ne vedono i risultati nelle forme dell’antiamericanismo che in Italia si camuffa da antibushismo che e’ il paravento dietro il quale si nascondono quanti invece odiano l’America visceralmente poiche’ i lor signori presumono o non sanno distinguere il concetto di provvisorieta’ dal concetto di stabilita’. Bush e’ solo un presidente che terminera’ il suo mandato il prossimo anno, ed anche se Obama o la
Clinton
prendessero il suo posto, i sentimenti antiamericani rimarrebbero.
Se gli italiani avessero avuto un po’ piu’ di lungimiranza non avrebbero votato un simile governo, ed ora non starebbero al potere Prodi e D’Alema; il risultato s’e’ visto nelle manifestazioni di piazza contro Bush, a Roma che sono state solo la punta di un iceberg di un piu’ diffuso antiamericanismo. Che Bush sia criticato in patria e’ inconfutabile, persino Fox 4 che e’ il network
del
partito repubblicano indulge a lazzi satirici all’indirizzo del Presidente; ma questa e’ la riprova che l’America e’ una grande democrazia dove i cittadini godono della liberta’ di parola.
Ma e’ diverso all’estero, perche’quando si bruciano le bandiere americane sulle piazze di Roma non e’ Bush che si vuole colpire, ma tutta l’America che quella bandiera rappresenta.
Cosi’ come adesso D’Alema, orfano inconsolabile
del
comunismo ormai sconfitto, ne ha trovato un suo surrogato nelle repubbliche islamiche dei mullah. da cui e’ fortemente attratto e cosi’ anche Prodi.
Zitti zitti, come dice “Il Foglio”, ecco che i due ce la stanno facendo in barba, si’ in barba ad un paese che si illude che questi abbiano un’idea di che cosa sia il buongoverno e ostinati come sono, non vogliono rompere un silenzio che e’ cosi’ indiziante ed cosi’ accusatorio!
Charles Krauthhammer, editorialista del Washington Post e vincitore del premio Pulitzer ha parlato sul terrorismo, in una sala gremita dell’hotel Hyatt di Dallas che noi abbiamo attentamente ascoltato e poi intervistato; si e’ mostrato allarmato per l’escalation di Hamas e di Hezbollah che circondano minacciosamente Israele con la loro moderna tecnologia bellica e con i missili a piu’ lunga gittata che potrebbero colpire i dintorni di Tel Aviv.
Ha aggiunto che c’e’ il pericolo che l’America arrivi troppo tardi, cosi’ come e’ stato nella seconda guerra mondiale giacche’ gli Americani intervennero, quando gia’ s’era perpetrato l’Olocausto, s’erano bombardate e distrutte intere citta’ in uno scenario di macerie e rovine, di milioni e milioni di morti con le popolazioni sfollate e affamate, che si contendevano persino una crosta di pane raffermo per la sopravvivenza.
Anzi il giornalista ha riportato la testimonianza eloquente di Caspar Weinberger ministro della difesa ai tempi di Reagan che soleva rievocare la sua esperienza di soldato, di quando era entrato a Bergen -Belsen dopo che i nazisti s’erano dati alla fuga, e di come era stato avvicinato da un sopravvissuto che gli aveva sputato in faccia esclamando: “Siete arrivati troppo tardi!” .
Ricordiamoci di tutto quello che e’ stato, ed e’ gia’ stato scritto, siamo ancora in tempo a prevenire che la Storia si ripeta!
Piera Bracaglia -Morante