Israele colpevole a Gaza, "sanguinaria" in Libano qualsiasi cosa succeda, lo spettacolo della propaganda deve continuare
Testata: Il Messaggero Data: 18 giugno 2007 Pagina: 3 Autore: Eric Salerno - Anna Guaita Titolo: «Abbas:»
I "dirigenti islamici" a Gaza attribuscono alla "rivalità tra le varie organizzazioni e clan di Gaza" e a un "progetto destabilizzante ordito da almeno uno dei capi dei servizi di sicurezza" il "caos degli ultimi mesi". Il capo dei servizi di sicurezza in questione sarebbe Mohammed Dahlan "noto per essere sostenuto da americani e britannici e guardato con una certa simpatia in Israele". L'affermazione è ritenuta "non lontana dalla realtà" da Alister Crooke, ex funzionario dei servizi segreti britannici che ieri, nel corso di una lunga e circostanziata intervista a una televisione di Londra ha criticato l'Europa per come ha gestito la vittoria elettorale di Hamas isolando gli islamisti e anche il presidente palestinese".
La morale di Eric Salerno, che scrive sul MESSAGGERO del 18 giugno 2007, quella solita: sbagliato chiedere al governo di Hamas il riconoscimento di Israele e la rinuncia al terrorismo. Il riconoscimento doveva essere incondizionato. Altrimenti, anche la presa violenta del potere a Gaza da parte del gruppo terroristico è da imputarsi all comunità internazionale e a Israele.
A questo proposito viene inevitabilmente scovato, accanto all'ex 007 britannico, un analista israeliano che "sostiene che sarà difficile, per Israele non riconoscere il proprio ruolo negativo negli eventi che hanno portato alla guerra civile palestinese".
Anna Guaita nell'articolo "Ventimila soldati contro gli islamici" descrive un governo israeliano aggressivo, pronto a scatenare, alla minima "provocazione" "una vera e propria guerra, forse più difficile e sanguinaria di quella che venne combattuta l'anno scorso contro gli Hezbollah" (non viene spiegato come quella guerra sia stata scatenata da un'aggressione del gruppo terroristico)
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