Priebke a piede libero rappresenta un ulteriore caso di giustizia ingiusta nel sistema giudiziario italiano, che suscita sdegno ed ira in uno scenario politico di un totale squallore morale.
Questa e’ l’ennesima beffa che si infligge agli Italiani che devono subire ancora una
volta , come gia’ in passato l’inganno della legge che si schiera patentemente a favore di criminali che nemmeno hanno dimostrato un benche’ minimo rimorso
del loro misfatto, altro che buona condotta, come vorrebbe farci credere l’avvocato difensore
del famigerato ufficiale delle SS!
Priebke e’ un criminale incallito e nessun pentimento lo tange.
I reati contro l’umanita’ devono essere puniti per monito a quanti vogliono ricommetterli, percio’ lo Stato e il suo sistema giudiziario non puo’ permettersi di lasciare impuniti crimini perpetrati contro vittime indifese. Scagionando Caino non si protegge Abele e la Storia ci insegna , proprio attraverso l’esperienza
del passato, ad evitare che gli orrori
del male si ripresentino
La rimessa in liberta’ di Priebke che era un ufficiale delle SS, un criminale dei piu’ efferati, pone degli interrogativi etici che sono universali e che percio’ non riguardano nello specifico credenti, non credenti e laici, riguardano o dovrebbero riguardare tutti perche’ la Giustizia e’ una, e’ una sola. Sbaglia Clemente Mastella nel dire che la sentenza di clemenza verso il nazista dovrebbe scontentare solo gli Ebrei: “ Se io facessi parte della comunita’ebraica, non sarei contento, ma anche come cittadino della Repubblica Italiana, resto abbastanza perplesso………..Esprimo la mia vicinanza alla comunita’ ebraica” Queste sono le parole dette dal nostro ministro a Lussemburgo al giornalista del Corriere della sera che l’intervistava, aggiungendo:”di non poter esprimere giudizi in merito perche’ si tratta di giustizia militare”
Questa decisione
del tribunale militare dovrebbe indignare tutti gli uomini liberi e soprattutto lo stesso Mastella in quanto ministro di Grazia e Giustizia che dovrebbe rappresentare tutti gli Italiani senza alcuna distinzione di credo religioso o di idee politiche. Infatti l’’eccidio delle Fosse Ardeatine e’ stata una tragedia nazionale, ha riguardato e riguarda tutti gli Italiani, perche’ le vittime erano tutte italiane, per l’appunto (75 ebrei e 260 non ebrei) Non ci piacciono questi distinguo soprattutto quando si tratta di crimini contro l’umanita’ e non come erroneamente si crede, contro una parte di essa. Gli uomini giusti dovrebbero indignarsi e condannare qualsiasi crimine perche’ il crimine in se’ travalica i confini delle diverse nazionalita’ e delle diverse fedi religiose
Priebke a piede libero e’ una grave offesa alla giustizia che non e’ stata fatta ; e’.un’ennesima mancanza di riguardo verso le vittime che sono state dimenticate; suscita inquietudine e sfiducia nella classe politica italiana che ancora una volta, non solo si fa gioco dei cittadini, ma si dimostra anche incapace di difenderli se non e’ in grado di fare giustizia venendo meno a quello che e’ il suo mandato costituzionale..
Tutta l’amministrazione della giustizia e’ sotto accusa!
Piera Prister