Ho letto l'intervento dal titolo "Italia ingrata".
Qui bisognerebbe fare delle precisazioni. Quelli che sono andati a manifestare contro il presidente Bush sono un gruppo di persone facilmente quantificabile. In ogni caso essi non rappresentano tutta l'Italia, ma soltanto una piccola frangia estremista e rumorosa di essa.
Non generalizziamo dunque, perché anche negli U.S.A. c'è chi manifesta contro Bush, ma per questo non viene buttato fuori dagli Stati Uniti, né gli viene revocata la cittadinanza americana.
Questo è il pregio della democrazia e per un certo verso anche il difetto. Ritengo pertanto che la maggioranza degli Italiani sia riconoscente verso gli Stati Uniti, per quello che essi hanno fatto per la nostra nazione, non solo sconfiggendo e cacciando i nazisti, ma con tutti gli aiuti del Piano Marshall, che ha sollevato l'Italia da un'indigenza e da una fame postbellica terribile.
Qui desidero esporre un caso personale. Mio padre fu deportato a Buchenwald perché partigiano e lì morì nell'aprile del 1945. Mia madre rimase vedova. Se il G.M.A. di Trieste, il Governo Militare Alleato che rimase fino al 1954, non l'avesse assunta come impiegata avrei passato una terribile infanzia. Perché la pensione di guerra per mio padre, riconosciuto combattente, arrivò appena nel 1954, 9 anni dopo la fine della guerra.
Questa inerzia del governo italiano verso i propri figli e i propri caduti non la dimenticherò mai!!! Altroché parlare male dell'America!
lettera firmata