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Libero Rassegna Stampa
05.06.2007 "Abbattete il muro", dice Amnesty a Israele
ma tace la logica conclusione: "e fatevi ammazzare"

Testata: Libero
Data: 05 giugno 2007
Pagina: 21
Autore: Andrea Colombo
Titolo: ««Abbattete il muro» Amnesty contro Israele E a favore dei kamikaze»
Da LIBERO del 5 giugno 2007:

Il muro che Israele sta costruendo in Cisgiordania è causa di morte e sofferenza per i palestinesi e dovrebbe essere abbattuto: è quanto denuncia l'ultimo rapporto di Amnesty International. E non solo. Lo Stato ebraico dovrebbe togliere anche i posti di blocco al confine con i territori. Sono tutte misure, dice l'organizzazione che tutela i diritti umani nel mondo, che non servono a fermare gli attacchi terroristici, ma creano solamente una situazione da apartheid. Il muro penalizza i palestinesi, li isola, mina alla base ogni possibilità di riscatto economico della poverissima popolazione araba. Quella barriera favorisce solo le colonie ebraiche. La realtà però è ben diversa. Amnesty lo dovrebbe sapere visto che ha appena compiuto una missione nella zona. Grazie alla barriera di sicurezza e i numerosi posti di blocco, gli attacchi kamikaze sono diminuiti drasticamente. Anzi, come ha ricordato il vicepremier Simon Peres, «la barriera è stata innalzata per evitare questi attentati, che sono di fatto cessati da quando è stato costruito il muro». Ciò che capita invece nei territori "controllati" dal governo di Hamas è sotto gli occhi di tutti: una guerra civile fra fazioni contrapposte insanguina da mesi villaggi e città, i quartieri sono in mano a bande criminali senza scrupoli, i pochi soldi in circolazione vengono spesi per armi e munizioni, la popolazione vive in uno stato di terrore continuo, gli stranieri che per motivi umanitari osano operare in quelle zone vivono nella minaccia costante di essere rapiti da qualche commando mascherato di "guerriglieri". Diritti umani? Neanche l'ombra. La colpa di questa situazione disastrosa non può essere solo degli israeliani. Eppure Amnesty invita le autorità di Gerusalemme a «mettere fine a rastrellamenti, blocchi e altre violazioni delle leggi internazionali commesse sotto l'occupazione» nei territori. «Le legittime preoccupazioni di sicurezza da parte di Israele non giustificano le flagranti violazioni del diritto internazionale, né la sofferenza di migliaia di palestinesi nel massiccio programma di punizione collettiva», ha denunciato Kate Allen, direttore della sezione britannica Amnesty. Secondo il rapporto, diffuso alla vigilia del 40esimo anniversario della Guerra dei Sei giorni del 1967, il muro rischia di prolungare il conflitto israelo-palestinese. Sarà. Ma per il momento riesce a fermare gli uomini bomba.

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