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Libero Rassegna Stampa
01.05.2007 Pax Christi marcia contro Israele
insieme ai fondamentalisti islamici

Testata: Libero
Data: 01 maggio 2007
Pagina: 20
Autore: Andrea Morigi
Titolo: «Pax Christi va in corteo con i fanatici di Allah»
Da LIBERO del 1 giugno 2007:

Contribuire con un'offerta in denaro alle attività umanitarie di Pax Christi, può rivelarsi compromettente, da quando i suoi dirigenti britannici si sono schierati con i fondamentalisti islamici. Sabato 9 giugno, si riuniranno tutti insieme a Trafalgar Square, nella capitale britannica, per «dire basta a quarant'anni di occupazione israeliana dei Territori palestinesi». Anche se tra gli obiettivi statutari del gruppo catto-progressista vi è la promozione di una cultura della pace e della non violenza, Pax Christi ha deciso di unire le proprie forze a quelle dell'imam della moschea di Finsbury Park, il successore dell'egiziano Abu Hamza al-Masri, alias Capitan Uncino. Quando quest'ultimo è stato condannato a sette anni di carcere per istigazione all'omicidio e all'odio razziale, il suo posto è stato preso dal palestinese Azzam Tamimi. Tra i due, c'è una differenza: Abu Hamza è favorevole alle operazioni di martirio suicida anche nel Regno Unito, mentre Tamimi approva le azioni dei kamikaze ma soltanto se dirette contro obiettivi israeliani. Nel luglio del 2004, per dare credito alle proprie teorie, aveva invitato nel Regno Unito lo sceicco Yusuf Al Qaradawi che ne aveva approfittato, prima di diventare amico del sindaco di Londra Ken Livingstone "il rosso", per dichiarare guerra agli ebrei e chiedere la pena di morte contro gli omosessuali. L'alleanza con l'estrema sinistra era già in embrione nel progetto che aveva dato vita a Respect, frutto dell'accoppiamento tra l'associazione di cui fa parte Tamimi, la Muslim Association of Britain, legata ai Fratelli Musulmani, e i gruppi radicali del deputato George Galloway, grande supporter dello scomparso Saddam Hussein. Anche la Mab e Respect, ovviamente, parteciperanno alla manifestazione anti-israeliana, insieme all'ente di beneficenza Interpal, fondato da Qaradawi e da anni sulla lista nera statunitense perché sospettato di finanziare i terroristi palestinesi. Ce ne sarebbe a sufficienza per chiedere a monsignor Michel Sabbah, patriarca latino di Gerusalemme e presidente di Pax Christi International, di prendere le distanze da un'accozzaglia simile di estremisti rossi e verdi. Anche perché non è la prima volta che accade: il presidente inglese di Pax Christi Stewart Hemsley, con i soliti Hamimi, Galloway e Livingstone sono habitué delle celebrazioni pubbliche dell'Intifada e forti sostenitori del boicottaggio contro Israele. Anzi, sul suo sito web Pax Christi chiede una firma per far cessare la fornitura di armi a Israele - e non a entrambe le parti in conflitto - favorendo implicitamente il terrorismo. Quella britannica non è una sezione particolarmente estremista e l'organizzazione della marcia fondamentalista non è un incidente di percorso. Il coordinatore nazionale italiano di Pax Christi, il bresciano don Fabio Corazzina, è uno che frequenta l'ideologo della lotta armata Toni Negri e il leader no global Luca Casarini. E attacca apertamente il Family Day, nonostante il presidente italiano del movimento ecclesiale sia l'arcivescovo di Pescara-Penne, mons. Tommaso Valentinetti.

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