Ma la storia del Medio Oriente non incomincia nel 1967 come invece pensano il Consiglio Mondiale delle Chiese e l'agenzia cattolica
Testata:Zenit Autore: la redazione Titolo: «Chiese di tutto il mondo per una pace giusta in Palestina e Israele»
Un lancio dell'agenzia cattolica ZENIT:
GINEVRA, giovedì, 31 maggio 2007 (ZENIT.org).- Per sottolineare l’urgenza della pace in Palestina e Israele dopo 40 anni di occupazione, il Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC, dalle iniziali in inglese), le chiese membro e altre realtà
In Medio Oriente vi sono stati 60 anni di guerre per distruggere Israele (o quasi un secolo per espellere gli ebrei dalla Terra d'Israele). Restringere il campo a "40 anni di occupazione" distorce gravemente la realtà. L'espressione potrebbe essere stata usata dal Consiglio Mondiale delle Chiese, ma ZENIT non usa le virgolette e la fa propria. Inoltre, un'iniziativa chiaramente faziosa (a giudicare da come viene presentata :sebra ignorare il terrorismo ela necessità della sicurezza di Israele) è presentata positivamente e senza cenni di critica. Non manca un incoraggiamento a parteciparvi.
organizzano una settimana di preghiere, seminari e attività di diffusione per segnalare in questo mese di giugno l’anniversario della guerra arabo-israeliana del 1967.
L’iniziativa è chiamata “Azione Internazionale delle Chiese a favore della Pace in Palestina e Israele, 3-9 giugno 2007”.
La settimana ha l’obiettivo di sensibilizzare le chiese, le comunità cristiane e la società civile e di sottolineare ai Governi la necessità di compiere nuovi sforzi per porre fine al conflitto e negoziare una soluzione giusta.
Partecipanti di numerosi Paesi, dall’Australia alla Svezia e dal Canada al Sudafrica, stanno organizzando marce per la pace, riunioni con i loro Governi o forum pubblici. Per iniziare la settimana, sabato 3 giugno avrà luogo a Gerusalemme un servizio ecumenico.
Negli Stati Uniti, gruppi di chiese stanno aderendo a manifestazioni pubbliche di massa.
A Bruxelles e in altre capitali europee, membri di Pax Christi integrano delegazioni congiunte della Chiesa cattolica presso l’Unione Europea e i suoi membri.
In Sudafrica, è stato chiesto all’emittente nazionale di radiodiffusione che si realizzino dibattiti con accompagnatori ecumenici, volontari del WCC che hanno vissuto con persone colpite dall’occupazione.
A Sydney si celebrerà un servizio interreligioso dopo il quale verrà piantato un ulivo in compagnia della comunità palestinese locale. Alla maggior parte degli atti della settimana potranno partecipare persone di varie confessioni religiose.
Si sa che ci saranno atti in 14 Paesi, ma si aspetta ancora di ricevere notizie di un altro centinaio di Stati membri del WCC e di Pax Christi, così come della Federazione Luterana Mondiale, che ha fatto sua l’iniziativa.
Le preghiere e le letture del servizio ecumenico a Gerusalemme sono state distribuite in tutto il mondo. Nelle Filippine, nei Paesi Bassi e in congregazioni disperse dell’Australia, si spera che le parrocchie che utilizzeranno il servizio generino un’ampia partecipazione.
Cliccare sui link sottostanti per scrivere a Zenit e all'Eappi (Ecumenical Accompaniment Programme in Palestine and Israel ), organo del Consiglio delle Chiese