I finanziamenti all'Autorità palestinese sono in realtà aumentati occorre fermarli per contrastare la strategia di Hamas
Testata: Il Foglio Data: 30 maggio 2007 Pagina: 2 Autore: la redazione Titolo: «Razzi e razzie»
Dal FOGLIO del 30 maggio 2007:
Quest’estate Israele sarà provocata a fare un’altra guerra? A Gaza Hamas sta cercando con tutti i mezzi di scatenare uno scontro. A metà aprile, Hamas ha posto fine a una tregua di sei mesi e ha ripreso a lanciare razzi contro la zona meridionale dello stato di Israele: dal 15 maggio a oggi ne sono stati sparati circa 250. I video degli attacchi possono essere visti su www.youtube. com// sderot2007. I danni provocati da questi razzi sono stati consistenti. Due civili israeliani sono morti, venti sono rimasti feriti e numerose proprietà sono state gravemente danneggiate. Per due volte, Hamas ha avuto fortuna: il 24 maggio un razzo è esploso in un’aula di una scuola superiore e un altro, il 7 maggio, ha colpito un asilo. In entrambi i casi gli edifici erano vuoti. Che cosa sarebbe accaduto se fossero stati pieni? Israele ha risposto con attacchi aerei e raid su Gaza. Ma sono ben pochi a illudersi che queste azioni fermeranno i razzi. Israele non ha la minima intenzione di invadere Gaza. L’anno scorso Hamas ha fortificato la regione: ha costruito bunker, ha scavato trincee, ha piazzato mine. Gli israeliani sanno riconoscere perfettamente una trappola militare. Ma sanno anche riconoscere una trappola politica. Per vari mesi le fazioni di Gaza si sono combattute. In queste lotte intestine sono morti circa 45 palestinesi nella sola settimana precedente agli attacchi aerei israeliani. Hamas spera che un’invasione israeliana unisca tutti i palestinesi contro Israele – e dietro lo stendardo di Hamas. Per evitare di cadere nella trappola Israele ha usato tattiche indirette: la scorsa settimana, per esempio, Israele ha permesso che 500 miliziani palestinesi addestrati dagli Stati Uniti entrassero a Gaza dall’Egitto, per rafforzare Fatah nello scontro con Hamas. Ma questi metodi indiretti avranno successo? Sembrano esserci pochi motivi per essere ottimisti. Gli Stati Uniti hanno già addestrato truppe di Fatah in altre occasioni, ma senza riuscire a migliorare sostanzialmente la loro capacità di opporsi alle ben più motivate truppe di Hamas. Tutto il mondo ha il comune interesse che quest’estate si eviti una guerra a Gaza. Il che significa che il mondo intero ha l’interesse di fare interrompere il lancio di razzi da parte di Hamas. Ma se aiutare Fatah non serve a nulla, che cosa si può fare? Ecco un suggerimento. Pochi sanno che gli aiuti internazionali per i territori palestinesi sono in realtà aumentati dopo l’elezione al governo di Hamas nel gennaio 2006. Secondo i dati del Fondo monetario internazionale e dell’Onu, i territori palestinesi hanno ricevuto 1,2 miliardi di dollari di aiuti nel 2006, in confronto al miliardo netto ricevuto nel 2005. Questi incentivi permettono a Hamas di presentarsi allo stesso tempo come il nemico irriducibile dello stato ebraico e come un generoso fornitore di servizi sociali al popolo palestinese. Che cosa succederebbe se il principio di questi incentivi fosse rovesciato? Che cosa succederebbe se l’illegale comportamento di Hamas producesse perdite anziché profitti? Supponiamo che ogni razzo lanciato da Hamas costasse all’Autorita palestinese un milione di dollari in meno di aiuti da parti degli Stati Uniti e dell’Unione europea. Gli ottanta razzi lanciati in questi ultimi giorni sarebbero già costati 80 milioni di dollari di salari, aiuti alimentari e di vario altro genere. Altri 80 razzi e altri 80 milioni persi. Per la prima volta, le azioni di Hamas comporterebbero gravi e ben prevedibili costi. E la consapevolezza di questi costi sarebbe ben più utile di tutte le truppe di Fatah addestrate dagli Stati Uniti mandate nei territori per contrastare Hamas. Ma se si continuano a distribuire gli aiuti, se il mondo continua a inviare denaro ai territori palestinesi indipendentemente da ciò che fa il governo palestinese, Israele, Gaza e tutto il mondo si troveranno a uno solo razzo di distanza dalla guerra.
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