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Informazione Corretta Rassegna Stampa
24.05.2007 Liberate Esfandiari
la cultura non si mobilita

Testata: Informazione Corretta
Data: 24 maggio 2007
Pagina: 1
Autore: la Redazione
Titolo: «Liberate Esfandiari»
Dalla REPUBBLICA del 24 maggio 2007, riportiamo l'articolo "Liberate Hanefi la cultura si mobilita":


ROMA - Il mondo della cultura e dello spettacolo si mobilita per Rahmatullah Hanefi, il manager di Emergency arrestato due mesi fa perché sospettato di avere legami con i Taliban responsabili del sequestro di Daniele Mastrogiacomo e dei suoi due collaboratori afgani, poi uccisi.
Un appello per liberarlo è stato lanciato da Moni Ovadia, attore e intellettuale da sempre vicino all´associazione fondata da Gino Strada, e sottoscritto da una sessantina di esponenti della cultura e dell´informazione. Per tutti i firmatari l´uomo è detenuto in «palese violazione della costituzione afgana». Fra le firme, Claudio Abbado, Gherardo Colombo, Claudio Magris, Ermanno Olmi, Enzo Biagi, Massimo Cacciari, Tina Anselmi, Andrea Camilleri, Dario Fo, Gad Lerner, don Luigi Ciotti, Gianni Minà, Paolo Rossi, Furio Colombo e Dacia Maraini. All´appello ha aderito lo stesso Mastrogiacomo.
«È importante lanciare questa iniziativa ora perché c´è un uomo innocente che è rinchiuso in carcere in modo illegale da due mesi - spiega Ovadia - stiamo parlando di una persona che ha fatto il mediatore per l´Italia, che era un manager rispettato e verso il quale nessuno aveva avanzato nessun sospetto prima della vicenda Mastrogiacomo. E che improvvisamente viene portato via e sparisce in una prigione, in che condizioni fisiche e psicologiche non lo sappiamo. Questa è un´aggressione diplomatica ad Emergency e a tutta l´Italia e non deve essere più tollerata».
Il testo del documento spiega che la detenzione di Hanefi è una «ferita inferta alle norme giuridiche, che pretende legittimità sulla base di fantomatiche leggi segrete ignote persino alla più alta autorità dell´organo del pubblico ministero afgano. Come nei più tetri sistemi totalitari si stanno perpetrando clamorose violazioni dei principi di legge».
Nei prossimi giorni a Kabul dovrebbe iniziare il processo ad Hanefi: il presidente afgano Hamid Karzai ha promesso nei giorni scorsi al ministro degli Esteri italiano Massimo D´Alema che le accuse nei confronti del manager saranno formalizzate a breve, e che subito dopo si aprirà il dibattimento. Emergency lo contesta, spiegando che Hanefi potrebbe aver subito torture di tipo psicologico e fisico tali da pregiudicare la validità del procedimento. Ad eccezione di una delegazione della Croce rossa internazionale, l´uomo non ha potuto incontrare nessuno - tantomeno un legale - durante tutta la detenzione.

La cultura, invece, non si mobilita per ottenere la liberazione di Haleh Esfandiari, cittadina americana arrestata dal regime iraniano.
Hanefi è solo sospettato di aver collaborato con Al Qaeda, Esfandiari invece di essere contro un regime totalitario antiamericano e antisraeliano.Due caratteristiche che portano certuni a perdonare qualsiasi misfatto.

Scivere al proprio quotidiano di riferimento segnalando la vicenda Esfandiari, e la mancanza di attenzione dei nostri quotidiani
 

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