Ottimo articolo. Io, però, che sono cresciuta in una famiglia romana durante e dopo il fascsmo, non ho mai visto un atteggiamento antisemita nell'ambiente borghese in cui vivevo. Anzi: molti casi di matrimoni misti, un'integrazione completa presso gli intellettuali. Se adesso le cose sono cambiate, è colpa dei giovani che non hanno conosciuto le persecuzioni naziste e che sono sensibili alla propaganda mussulmana. Per questo, la televisione dovrebbe avere un ruolo importante di rieducazione e di anti-negazionismo. È pur vero, disgraziatamente, che il governo attuale, di sinistra, non fa nulla per mantenere i buoni rapporti con Israele, preoccupato solo di non offendere i mussulmani. Paura di attentati ? Certo. Ma anche viltà. E mancanza di riconoscenza per tutto quello che gli ebrei integrati hanno portato alla cultura italiana. Ci si dimentica di Fermi e di tanti altri. Per fortuna c'è ancora la Levi-Montalcini a mantenere qesto ricordo. Ma per quanto tempo ?
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