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Informazione Corretta Rassegna Stampa
22.05.2007 L’Italia è una democrazia a rischio?
una riflessione dal Texas

Testata: Informazione Corretta
Data: 22 maggio 2007
Pagina: 1
Autore: Piera Prister
Titolo: «L’Italia è una democrazia a rischio?»

 In Italia gli spazi di democrazia si stanno restringendo a poco a poco senza che uno se ne accorga e ve ne sono tutte le premesse, alla luce di quello che sta avvenendo sullo scenario internazionale; per giunta possiamo fare anche delle proiezioni che sono consequenziali al comportamento dissennato del governo che ormai  dà l'impressione di essere un satellite iraniano. Dopo tutte le analisi fatte sulle ideologie, sugli eventi e sui fatti, adesso focalizzeremo la nostra attenzione  sull’economia che e’ il piu’ importante motore della societa’; e’ una scienza che non ha bisogno degli orpelli del lessico per esprimersi ma solo di numeri, ed i numeri parlano chiaro; l’ITALIA HA UN VOLUME DI AFFARI CON L’IRAN che si aggira sui 3.881 milioni di euro di importazioni da Teheran e di 1900 milioni di euro di esportazioni.

L’economia, il profitto e l’utilitarismo muovono le azioni degli uomini e Marx e  Bentham ci hanno edotto ampiamente su questo tema che crediamo sia il fulcro delle nostre argomentazioni.

 Partiamo da un principio apodittico a posteriori,  da un dato di fatto evidente, che esclude ogni contraddizione, secondo cui l’Iran e’ un gigante che vuole egemonizzare le nazioni musulmane,  ha tessuto trame di alleanze con sciti e sunniti e addirittura con il regime genocida di Khartoum e il suo braccio armato e’ costituito dagli Hezbollah che hanno ricominciato a lanciare i Kassam su Israele.

E’ un regime minaccioso nella sua oppressione interna, un vero e proprio Leviatano, un mostro che pur nelle sue immense ricchezze di giacimenti petroliferi, di prodotti chimici e gasdotti, affama il suo popolo e lo tiene soggiogato sotto il suo tallone a dispetto dei diritti civili, dei diritti umani e dei diritti sindacali. Il suo farneticante desiderio  e’ quello di cancellare Israele dalla carta geografica e di sottomettere alla sua legge islamo-nazi-fascista tutto l’Occidente.

     Prodi  e D’Alema ci fanno affari, stipulano contratti commerciali e scendono a patti con loro, civettano con estrema leggerezza con il mostro terrorista, credono di essere risparmiati ma saranno mangiati per ultimi dalla bestia infernale anche se fanno del tutto per ammansirla, nemmeno loro saranno risparmiati,  illusi!

E’ un regime quello di Teheran con cui l’Europa e l’Italia ha un giro di affari di 25 miliardi di euro.

Una cifra da capogiro, in grado di compromettere e di inficiare i rapporti con gli altri stati dell’Alleanza Atlantica e con Israele. Anzi diremmo che i rapporti gia’ si sono guastati perche’ la stipula dei contratti commerciali con la repubblica islamica costituisce una mortale minaccia alla democrazia. E mentre Gli Stati Uniti cercano di indebolire l’Iran isolandolo economicamente ,  rafforzando il dissenso interno,  e con la difesa dei sindacati clandestini e del loro leader, i due  invece fanno esattamente il contrario, eppure rappresentano l’Italia che e’ membro della Nato.

 

 L’Iran e’ un paese a bassa tecnologia che ha bisogno di tecnici. All’uopo, migliaia di lavoratori italiani lavorano nel settori tecnologici, energetici e nelle

raffinerie di petrolio, altri sono impiegati nell’attivita’ di export ed import.

L’Italia e’ il primo importatore di greggio iraniano in Europa con la “ Saras’’ dei fratelli Moratti, la “Ies” di Adolfo Vannucci,  e con l’Eni che offre tecnologie avanzate per lo sfruttamento dei grandi giacimenti di gas  e la costruzione di impianti nel golfo Persico. Inoltre l’Italia offre servizi di consulenza e marketing internazionale, come l’ Etrusca export Srl e fa altre attivita’ come l’ A.D. Srl che esporta materiali da costruzione, generi alimentari, prodotti per la casa, automezzi come escavatori, apripista e betoniere etc. mentre importa benzina, petrolio e combustibili…..con il supporto del Ministero delle Attivita’ Produttive. E  si potrebbero citare moltissime altre imprese italiane che fanno floridi affari con l’Iran, c’e’ solo l’imbarazzo della scelta. Guardate cosa c’e’ dietro! Piu’ compromessa di cosi’l’Italia non poteva essere! E’ evidente che la dottrina dell’equivicinanza elaborate da  D’Alema e’ una grande turlupinatura ed

 

e’ chiaro che il governo Prodi-D’Alema e’ servilmente e adulatoriamente vicinissimo a Teheran.

 I due si giocano tutti i valori della democrazia in ossequio ad un padrone che spiazza tutti, consapevole della sua forza e della sua prepotenza.

Ecco perche’per D’Alema la colpa e’ sempre di Israele, ecco perche’ha espresso solidarieta’per tutti  gli ostaggi tranne che per Ehud, Gilad e Eldad, i tre soldati israeliani perdendo tutta la sua credibilita’ di ministro degli Esteri e mettendo allo scoperto il suo punto debole.  Anche adesso, in concomitanza con le morti e ammazzamenti intestini alle faide di Hamas e Fatahche si stanno accoppando gli uni contro gli altri, in un crescendo di violenze, che cosa fa il nostro ministro degli Esteri? Se la prende con Israele! La sua e’ una reazione istintiva e irrazionale di insofferenza verso Israele, una reazione psico-reflessologica alla maniera dei cani di Pavlov che sbavavano ogni qual volta Pavlov suonava il campanello.Una reazione scontata ripetitiva ed elementare di causa ed effetto: basta pronunciare la parola Israele e subito notiamo in lui una reazione di rigetto. E si’, perche’ e’ proprio cosi’, invece di prendersela con i terroristi, quella gente  esecranda che ammazza nel mucchio, lui se la prende solo, come per l’ennesima volta si e’ permesso di fare in questi giorni,  con Israele che pure e’ un fior fiore di democrazia, E’ sconcertante!

 Ma noi non ci arrendiamo finche’ non gli stureremo le orecchie anche se ci stiamo preparando per il peggio, perche’con queste lune e con tutti gli abbagli che D’Alema prende c’e’ poco da stare tranquilli, e’ una spada di Damocle che pende minacciosa sulle nostre teste e sulla nostra democrazia……..

   Prodi e D’Alema sono dei grandi mistificatori operano a tutto scapito e a detrimento della democrazia.

 Se ne sono viste gia’ le avvisaglie: a Teramo, alla cui Universita’ si fa propaganda antisemita di matrice di destra e di sinistra, perche’ diceva quel grande filosofo olandese, Baruch Spinoza che gli estremi si toccano, c’e’ una perfetta ”coincidentia oppositorum” fra i due estremi di destra e di sinistra entrambi irrazionali e forieri di calamita’.

 E un’altra avvisaglia, in mezzo a tantissime altre, e’ che ad altri fomentatori della stessa risma, siano dati spazi e piazze dove bruciare bandiere di paesi democratici;e insegne e divise dell’esercito italiano!

 

 A tutto ludibrio della democrazia!

 

Piera Prister


info@informazionecorretta.it

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