D'Alema condanna le eliminazioni mirate il ministro degli Esteri italiano torna a negare a Israele il diritto all'autodifesa
Testata: Informazione Corretta Data: 21 maggio 2007 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «D'Alema condanna le eliminazioni mirate»
Il ministro degli Esteri D'Alema torna ad attaccare Israele. Mette in dubbio che gli obiettivi delle eliminazioni mirate siano i capi terroristi e contesta lo stesso diritto di Israele all'autodifesa. Alle risposte militarri dovrebbero essere sostituiti, a suo parere il rafforzamento della"sicurezza palestinese"e il tentativo di risolvere il problema della disoccupazione a Gaza. Un'analisi che prescinde totalmente dalla realtà: la "sicurezza palestinese" a Gaza neppure esiste, dato che vi si fronteggiano le bande armate del governo palestinese (Hamas) e della presidenza (Fatah). E lo sviluppo economico di Gaza è stato bloccato proprio dal terrorismo contro Israele, mai cessato. I palestinesi avrebbero potuto investire nello sviluppo di Gaza. Invece, dopo la distruzione di impianti industriali ed agricoli, l'unico investimento è stato nei razzi kassam e nelle armi Come sempre, l'unico significato pratico delle dichiarazioni di D'Alema è "Israele non ha il diritto di difendersi" Ecco il testo:
Da un lancio ANSA: A GAZA AZZERARE ATTACCHI MIRATI, COLPISCONO I CIVILI
''Si dovrebbe fare ogni sforzo per limitare o azzerare il ricorso alla violenza e ad attacchi sul cui carattere mirato, sulla base degli effetti della popolazione civile, c'e' motivo di dubitare; almeno sulla base del bilancio conseguito''. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, in una intervista rilasciata al 'Gr-Rai' poco prima di atterrare a Kabul, dove si trova per una visita di lavoro. Anche per questa ragione, secondo il vicepremier, ''bisognerebbe cercare di rafforzare la sicurezza palestinese e riprendere in mano la situazione''. ''Con i bombardamenti - ha evidenziato - ho paura che non si riprenda in mano nulla; anzi che tutto precipiti in un caos ed in una disperazione ancora piu' ingovernabile''. Gaza e' ormai una sorta di ''prigione a cielo aperto'', nella quale il 70% dei giovani e' disoccupato e si tratta, ha aggiunto, di ''disoccupati armati''.