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Informazione Corretta Rassegna Stampa
10.05.2007 Chi ha paura delle Lobbies?
in America agiscono alla luce del sole, e sono una componente della democrazia

Testata: Informazione Corretta
Data: 10 maggio 2007
Pagina: 1
Autore: Emanuela Prister Toth
Titolo: «Chi ha paura delle Lobbies?»
Ultimamente a sentire TV o la  radio o a leggere alcuni giornali l' accento viene sempre posto sulla cosidetta lobby ebraica. Un tema questo, caro a coloro che ci tengono a dipingere gli ebrei, come nei provatamente falsi  "Protocolli dei Savi di Sion", come sapienti manipolatori di fortune economiche e ingerenti nelle politiche di governi per scopi piu' o meno occulti, chi per servire il comunismo internazionale, chi per esaltare il piu' sfrenato capitalismo, chi per diffondere quel sommo male tra le genti che va sotto il nome di democrazia o diritti umani, o tolleranza per le minoranze (e se non sapete a cosa mi riferisco allora dovete leggervi quello che dicono e scrivono i rappresentanti vari di paesi musulmani per non parlare di mullah, a non sapere che sono seri e minacciano morte e distruzione bisognerebbe pensare che stanno facendo dell' ironia). Questo tipo di strisciante propaganda antisemita non si trova solo sui giornali sauditi o siriani o egiziani, o sui siti web di nazi vari e Arian White Supremacists. La si sente su National Public Radio (NPR) negli Stati Uniti, la si legge su giornali di tutto il mondo inclusi The New York Review of Books in un articolo scritto da George Soros, o Dalla London Review of Books in un articolo scritto da John Mearsheimer e Stephen Walt professori di Universita' Americane anche tra le piu' quotate, e nel famigerato libro dell' ex presidente Americano Jimmy Carter "Palestine, Peace not Aparthaid" o negli articoli scritti da Tony Judt. Insomma e' iniziata sotto i nostri occhi una campagna mediatica per suscitare nelle genti il sospetto delle lobbies e tra queste l' indiziata numero uno, la lobby ebraica.
 
Insomma, la parola "Lobby" gia' congiura nelle menti di molti meno informati idee di forze occulte e antidemocratiche all' opera per asservire i governi a disegni nefasti e anti-democratici.
 
Niente di tutto questo. Le Lobby Americane sono parte integrante della democrazia Americana e scusatemi se e' poco. Difatti, in un regime democratico come il nostro, qualsiasi cittadino, (anzi perfino un non cittadino!!) puo' andare a Washington DC a visitare personalmente i propri rappresentanti al governo per parlare di argomenti cari al cittadino.  Qualsiasi cittadino puo' alzare la cornetta del telefono e chiamare il proprio rappresentante nel proprio distretto o scrivere lettere o anche chiedere ad amici, conoscenti e intere parrocchie di scrivere lettere e chiamare i rappresentanti.   Perche'? Perche'  avere l' accesso diretto al governo tramite i rappresentanti, ricordare ai rappresentanti che se ci tengono alla carriera faranno la volonta' dei votanti, e influenzare giornalmente il voto che si avra' a Washington DC fa parte del nostro sistema di governo.
 
Negli Stati Uniti ci sono tantissime lobbies, e anzi, la piu' organizzata e potente non e' neanche la tanto malignata lobby ebraica, ma la National Rifle Association. Non c'e' un potere occulto o arcano dietro le lobbies, ma gente comune con un ideale comune e la passione e la volonta' di far sentire a Washington la propria voce, e la volonta' di investire un po' di tempo e denaro per un ideale. Ci sono quelli che mandano soldi alle associazioni per animali perche' facciano una campagna di informazione e sensibilizzazione per i nostri rappresentanti a Washington e i cittadini in tutti gli USA. Ci sono quelli che sottoscrivono petizioni, fanno campagne telefoniche e scrivono ai rappresentanti per trovare soluzioni politiche al problema dell' immigrazione negli Stati Uniti. Ci sono quelli che mandano soldi e aderenze a Planned Parenthood perche' provvedano servizi a basso costo per teenagers e donne incinte, e perche' educhino i cittadini e i rappresentanti a Washington nei valori della libera scelta delle donne e delle famiglie nella sfera della privacy. Ci sono attivisti che fanno campagne a tappeto perche' il genocidio contro le minoranze sudanesi del Darfur da parte del governo di Khartoum sia fermato. Ci sono quelli che vogliono che il Governo federale stanzi piu' soldi e liberalizzi la ricerca genetica embrionale. Ci sono quelli che si organizzano con le chiese e fanno campagne massiccie di lettere ai rappresentanti a Washington per far si' che la loro causa qualsiasi essa sia sia sostenuta a Washington DC. Questa e' democrazia, questo e' il modo in cui la voce dei cittadini viene portata ai nostri governanti.
 
Ci sono regole, piu' o meno imperfette che regolano i soldi devoluti a rappresentanti vari, e ci sono abusi come in ogni cosa, ma il sistema funziona, la nostra democrazia e' vibrante e viva come mai.
 
Per noi, e mi riferisco a gruppi ebraici organizzati come l' Anti-Defamation League (ADL) o l' American Jewish Committee (AJC), o l' America Israel Public Affairs Committee (AIPAC) o anche a cittadini semplici senza affiliazione alcuna,  l' ideale comune e' Israele. Per dirla in termini semplici, sia che il candidato sia Hillary Clinton o Rudy Giuliani, o Barack Obama per le elezioni presidenziali, sicuramente tra le file di sostenitori ci sono quelli che educheranno e forniranno informazioni al candidato e agli organizzatori su quanto sia importante sostenere Israele, di come Israele sia un alleato fidato degli Stati Uniti, di come il popolo Americano e quello Israeliano siano vicini sin dagli alti ideali che portarono alla fondazione di entrambi gli Stati come rifugi dall' intolleranza religiosa, e come esperimenti riuscitissimi di democrazia, e come ci sia una base convidisibile di valori e credi, e come entrambi i popoli si ritrovino loro malgrado in prima linea contro il nemico comune dell terrorismo. Poiche' le campagne elettorali costano, ci saranno anche quelli che sborseranno somme di denaro per aiutare il proprio candidato a vincere, cosa che e' legale. Ci saranno alcuni che inviteranno i propri candidati ad intraprendere viaggi in Israele per rendersi conto con i propri occhi di cosa voglia dire essere in continuo stato di guerra e avere un paese che e' largo solo sei miglia nel punto piu' stretto. So di non vantarmi quando affermo che io corro 6 miglia in un' oretta e sono fuori forma. Figuriamoci un esercito nemico allenato alle fatiche fisiche. Non sono io che son brava a correre, e' Israele che e' veramente piccola. Ad essere indifesi, a non avere amici al mondo, non ci vorrebbe nulla per distruggere Israele.
 
Perche', si chiederanno alcuni, le lobby ebraiche sono cosi' effettive, quale passione le muove? Innanzitutto, perche' c'e' come notato sopra una base di amicizia e collaborazione e di comunanza di valori tra gli Stati Uniti e Israele per cui la maggioranza degli Americani sostiene Israele e lo ritiene un paese amico e vicino all' America, soprattutto in un momento in cui gli Stati Uniti si ritrovano sempre piu' isolati, per cui quando io in quanto cittadina vado a parlare con il mio rappresentante a Washington DC (che per la cronaca e' Pete Sessions  un Repubblicano, non Ebreo), lui condivide le mie preoccupazioni e non trova che gli interessi Americani siano in contrasto con gli interessi di un paese amico, Israele,  poi anche perche' non c'e' alcun paese al mondo al di fuori di Israele la cui esistenza stessa sia a rischio, il che provoca in tutti noi e dovrebbe provocare in tutte le genti civili, la passione e la volonta' che Israele rimanga invece in esistenza, e che il pericolo di estinzione sparisca una volta per tutte. Inoltre, non c'e' paese al mondo che nonostante guerre piu' che altro ininterrotte per 60 anni, sia rimasto una nazione vibrante e democratica, dove le istituzioni invece di sospendere i diritti civili dato il continuo stato di guerra, proteggono i cittadini e i loro diritti a prescindere dalla religione, dal sesso, dall' orientamento sessuale, dagli handicap, ecc. dove la ricerca scientifica e' all' avanguardia in tutti i campi, dove gli ospedali oltre a essere all' avanguardia della scienza medica curano tutti a prescindere dall' origine, anche i Palestinesi,  inoltre perche' in una regione instabile e piagata da dittature come il medio oriente, Israele e' un' oasi di Democrazia e di stabilita'. Come si fa a non sostenere la democrazia perennemente attaccata dalle dittature? Infine sosteniamo Israele, perche' l' alternativa di un mondo senza Israele dove gli ebrei siano ancora una volta apolidi e raminghi, appena tollerati quando non cacciati, torturati e uccisi non e' un' alternativa possibile, perche' abbiamo giurato "mai piu'" e se fallissimo in tutte le nostre promesse, questa non possiamo proprio permetterci che fallisca.
 
In quanto all' accusa levata da molti tra cui i nomi sopra citati per menzionare solo gli ultimi noti, che la cosidetta lobby ebraica impedisca un dibattito su Israele e che non appena uno si azzardi a criticare Israele viene subito accusato di essere antisemita, non c'e' nulla di piu' falso e tendenzioso. Basti pensare che mentre Carter si lamenta che non esista un dibattito aperto e onesto su Israele, non ammette che il suo libro possa essere attaccato come patentemente falso: se e' veramente dibattito cio' che vuole, perche' non lo accetta? Forse perche' le sue tesi sono state gia' confutate da moltissime e autorevoli parti come false e tendenziose o perche' vuole che le sue stolide affermazioni vengano accettate come verita' rivelata da tutti? E' forse dibattito questo? Forse crede che dibattito voglia dire "solo quando io ho l' ultima parola". E cosa dire delle affermazioni di molti come Tony Judt che a criticare Israele ci si ritrova affrancati come antisemiti? Vi diro' che non ci si ritrova ad essere affrancati come antisemiti quando si critica Israele, perche' ad ogni modo nessuno critica Israele cosi' ferocemente come gli staessi Israeliani, basti pensare a qualsiasi edizione di qualsiasi giornale israeliano, o anche solo al Rapporto Winograd che solo la scorsa settimana criticava il governo Israeliano per come ha condotto la guerra in Libano.  Al contrario, si e' antisemiti quando si nega il diritto all' esistenza stessa di Israele, come fanno i vari Tony Judt e i Noam Chomsky, quando si seleziona Israele unico paese al mondo per un fiume costante di criticismo per violazioni vere o presunte, ignorando completamente altri paesi le cui violazioni sono assai piu' gravi. Sapete dirmi voi quale altro paese al mondo ha una lista lunga cosi' di detrattori che si augurano la distruzione di quel paese?  Sapete dirmi voi se paesi canaglia come il Nord Corea che affama e schiavizza i propri cittadini, l' Iran che mozza la lingua ai dissidenti e impicca gli studenti e costruisce una bomba nucleare per cancellare un altro stato dalla faccia della terra, la Siria che tiene il Libano sotto il tallone, il Sudan che usa gli aerei militari per attaccare villaggi di canna e fango e uccidere i Darfuriani, l' Arabia Saudita che impedisce alle donne di guidare le auto, votare e studiare sono parimenti criticati nei giornali, nell' opinione pubblica o all' ONU? Perche' il sionismo e' l' unico movimento risorgimentale che venga quotidianamente demonizzato a cui si nega legittimita' quando non negheremmo uno staterello a nessuno?  Allora quello e' antisemitismo: criticare sempre e solo lo stato ebreo del mondo, ignorando completamante le malefatte altrui, per provocare la distruzione dello stato di Israele. Puro e semplice.
 
Ecco qui, completamente sfatato il mito delle lobbies americane: e' tutto sotto il sole, non c'e' nulla di antidemocratico, non c'e' nulla di arcano o soprannaturale o maligno. Il resto e' tutta propaganda tesa a tapparvi gli occhi. La prossima volta che sentite parlare di lobbies, ditelo, che quasi quasi vorreste una lobby a cui partecipare anche voi.
 
Emanuela Prister Toth
Dallas Texas

info@informazionecorretta.it

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