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Libero Rassegna Stampa
09.05.2007 Veltroni invita Ramadan a Roma
fondamentalista e antisemita

Testata: Libero
Data: 09 maggio 2007
Pagina: 6
Autore: Andrea Morigi
Titolo: «Veltroni invita l'ideologo dell'islam fondamentalista»

Da LIBERO del 9 maggio 2007:

ROMA Per Walter Veltroni, «Tariq c'est chic». Ma l'intellettuale fondamentalista islamico Tariq Ramadan, invitato a parlare domenica all'Auditorium Parco della Musica, non è per nulla gradito alla comunità ebraica capitolina. Il loro portavoce, Riccardo Pacifici, annuncia «nei prossimi giorni forme clamorose di protesta insieme ai cittadini che condividono i valori della libertà e della democrazia». «Roma e i suoi cittadini non meritano» quell'invito al Festival della Filosofia perché «più che offendere e preoccupare coloro che credono nei valori di libertà e combattono contro chi istiga al terrorismo, produce danni a coloro che nel mondo islamico, da anni e a rischio della loro incolumità fisica, hanno accettato la sfida del dialogo, la condanna del terrorismo suicida e, soprattutto, il riconoscimento dei valori fondanti della Costituzione italiana, dove il ruolo della donna non è di sottomissione». Sul fronte politico, insorgono proprio le donne. Daniela Santanchè critica «il buonista Veltroni», che «ci costringe ad aggiornare il proverbio: anche l'agnello non perde il vizio», definendo Ramadan «un fondamentalista dichiarato, bandito dalle università e dai centri culturali di mezza Europa e sospettato a più riprese di collusioni con il terrorismo, l'uomo che con miserevoli sofismi giustifica l'uccisione dei bambini israeliani perché sono i futuri oppressori del popolo palestinese o la lapidazione delle donne adultere». E ora Veltroni la pianti, dichiara Gabriella Carlucci di Forza Italia, «di andare in giro a seminare carità pelosa e occuparsi invece della sua città e, soprattutto, di non dare spazi ai predicatori d'odio». Contraddizione notata anche dalla vicepresidente dei deputati azzurri, Isabella Bertolini: «Veltroni parla di legalità e sicurezza come diritti fondamentali inderogabili» e poi chiama «un pericoloso intellettuale musulmano, accusato di antisemitismo, cacciato da mezza Europa per le sue idee, nemico della civiltà occidentale». Perciò gli ebrei italiani fanno «appello all'amministrazione cittadina affinché prosegua nello sforzo che fino a oggi ha prodotto successi nel dialogo con la comunità ebraica e quella islamica». Nel mirino ci sono sì le teorie di Ramadan, ma «tra l'altro, le già discusse posizioni del filosofo Vattimo», autore di espressioni condannate anche da ebrei di sinistra, come Gad Lerner e compagni. Anzi, il presidente dell'Anti-Defamation League Italia, Alessando Ruben, rimane «sorpreso dell'invito perché sono convinto che le iniziative di Veltroni negli anni scorsi siano state tutte di segno opposto». Quanto a Ramadan, «il personaggio si presenta in un modo particolare e può dar luogo a equivoci. Poi leggendolo, le sue parole mettono un po' a disagio». Ma Ruben auspica che il sindaco sappia trovare una soluzione per uscire dall'imbarazzo politico. Con tutti gli sforzi che si stanno compiendo per creare legami tra i musulmani laici e riformatori, commenta Valentina Colombo, studiosa di movimenti liberali nel mondo arabo, «aiutiamo quegli intellettuali che rispettano la vita di tutti senza se e senza ma!».

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