Primo maggio a Teheran da che parte sta la sinistra italiana ?
Testata: Informazione Corretta Data: 03 maggio 2007 Pagina: 1 Autore: Piera Prister Titolo: «Primo maggio a Teheran»
Primo maggio a Teheran: D’Alema, sei a favore o contro il movimento sindacale dei lavoratori? Un eclatante esempio di tradimento e di omerta’ della sinistra italiana a sostegno dei regimi repressivi di Teheran contro le liberta’ sindacali e i diritti dei lavoratori. Migliaia di lavoratori in piazza a Teheran, per la giornata del primo maggio, festa del Lavoro, sono scesi per le strade protestando coraggiosamente, malgrado la brutale repressione delle guardie della rivoluzione; come altrove, in Iran gli 80 sindacati, tutti clandestini, rappresentanti l’Organizzazione dei Lavoratori e il Consiglio di Coordinamento degli attivisti, il cui acronimo e’ WOACC, sono sfilati per le strade coraggiosamente, sfidando la repressione e i pestaggi. Gia’ nel marzo scorso centinaia d’insegnanti sono stati picchiati ed arrestati dalla polizia durante una manifestazione di protesta. Ma la repressione piu’ brutale di Teheran e’ stata contro i 17.000 lavoratori dei trasporti, al cui leader, Mansour Osanloo, l’anno scorso hanno mozzato un pezzo di lingua come ammonimento. Tutte le organizzazioni sindacali americane, le" trade unions" difendono Mansour Osanloo e gli hanno dimostrato solidarieta’. E l’Italia da che parte sta? D’Alema , ancora una volta ti abbiamo preso di contropiede con la tua consolidata prassi di due piedi e due misure e con la tua consueta doppiezza. Tu che ti sei sempre fregiato d’essere il paladino e il difensore dei diritti dei lavoratori, al suono dell’inno dell’Internazionale comunista, devi spiegarci questo tuo tradimento. Sappiano i lavoratori italiani che il loro governo e’ colluso con quello di Teheran: si dichiara contro le morti sul lavoro il Italia ma tace sulle repressioni violente di Teheran contro le liberta’ sindacali e contro il diritto di associazione e della liberta’ di parola. Bella infingardaggine! Come quella della Nilde Iotti, ex presidente della camera dei deputati che, nel momento delle votazioni, interrompeva deliberatamente la diretta dal Parlamento di Radio Radicale per far credere ai sudditi comunisti che i loro deputati avevano votato contro quella legge, mentre invece se ne erano astenuti, solo per farla passare. Erano i tempi del trasformismo catto-comunista, ad onta della verita’ e della trasparenza versogli elettori.