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La difesa che Michele Ainis fa della propria leggerezza nell’aderire ai convegni è disarmante.
La retorica ingenua della sua triplice domanda di discolpa:
“È utile offrire una ribalta mediatica e politica a chi non sa procurarsela da sé, con la qualità dei propri studi? Ed è utile trasformarlo in martire della libertà di parola? È utile disertare ogni dibattito aperto anche agli eretici o agli impostori?”
…ha il solo merito di richiamarci alla mente la triplice risposta del salmista:
“Beato chi non cammina nel consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori, né si accomoda accanto agli schernitori” (Salmo 1)
Primo Fornaciari
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