Dal GIORNALE di oggi, 15/04/2007, a pag. 1, riprendiamo l'articolo di Fiamma Nirenstein sulla propaganda diffusa nella trasmissione "Annozero" di Michele Santoro.
A volte come durante la trasmissione di Michele Santoro di due sere or sono, una specie di nebbia conoscitiva e intellettuale scende sulla mostra mente e appare sovrastante, imbattibile . E’ un avvelenamento del pensiero e della pubblica opionione che poi si ritrova in ogni anno della società, anche presso i giovani e le persone di buona volontà; fra questi, per esempio, gli studenti che ho condiviso col professor Compagna durante un breve corso all’Università Luiss (vi svolgo cicli di lezioni ormai da anni).Prima di tutto mi ha stupito che questi ragazzi, tutti intelligenti e di buona volontà, con cui abbiamo parlato di storia dei partiti in Israele nei giorni scorsi, di fronte a una discussione sul ruolo dell’esercito hanno occasionalmente che per loro è impensabile, ormai, l’idea di svolgere il servizio militare. Anche perchè per alcuni di loro è difficile pensare che nel mondo vi siano pericoli tali da proporsi come oggetto di risposta (parliamo solo di difesa) non dialettica: un tavolo di pace, investimenti consistenti per lenire le difficoltà economiche, la resa e il ritiro ovunque lo si possa per non esasperare gli animi. Non cè guerra se non la vogliamo, insomma, non c’è aggressività che possa essere placata, nè terrorismo cui non si debba trovare una conclusione sensata. La nostra civililtà democratica è migliore della loro, i ragazzi concordano, e quindi deve essere capace di calmare la violenza; naturalmente, quindi, dobbiamo vedere le ragioni di chi combatte col terrorismo come ragionevoli, causate da situazioni di tragico disagio, di miseria, di ansia, di cui noi occidentali, più ricchi e colti, siamo in gran parte responsabile. Mi sembra di aver così riportato in parte il pensiero di questi ragazzi. Come mai i ragazzi italiani pensano in modo tanto imbelle e onnipotente allo stesso tempo? Perchè hanno visto pogrammi come quello di Santoro. Pefchè non sono esposti con regolarità a risposte che, ferma restando la totale libertà di espressione, gli forniscano delle risposte altrettanto frequenti. Perchè alla fin fine respirano spesso un messaggio in cui sostanzialmente i terroristi vengono sostenuti nelle loro ragioni, se non nei loro metodi, e comunque sottovalutati quanto a capacità operativa. La tv, la radio, i giornali, promanano questo messaggio. Se il mullah Omar è cattivo, Karzai non lo è di meno perchè alla fin fine è soltanto uno schiavo degli americani, e gli americani perseguono i loro interessi imperialisti. Tesi folle, che può essere distrutta sempre che ce ne sia l’occasione! Peggio, si suggerisce con astuzia volpina che esime dalla conoscienza dei fatti (che invece parlano di altissimi prezzi pagati dagli americani nella guerra contro il terrore e per la democrazia), perseguono i loro bassi interessi economici: la questione del gasdotto afghano è stata ridotta durante la treasmissione di Santoro ai bassi interessi di Bush, Cheney e Condoleeza Rice, e lo si fa spesso; il mullah Omar è stato esaltato (questo non lo si fa così spesso)invece come il difensore dei veri interessi interessi del popolo Afghano vessato, bombardato, aggredito dagli USA per futili motivi, o anzi per motivi di puro potere. Lui voleva liberare l’Afghanistan dall’oppio (anche Hamas i palestinesi dalla corruzione di Abu mazen!), lui aspettava le prove GIUDIZIARIE della colpevolezza di Bin laden nella storia delle Twin Towers, prima di commettere un’ingiustizia storica nel consgenarloa gli americani, lui ha quattro mogli che magari vanno troppo coperte, ma le nostre donne, si presentano in mutrande alla tv. Cito a memoria un inverosimile intervento letto con tono raffinato del giornalista Marco Travaglio che drappeggiava in una serie di illazioni ignoranti e leziose il ritratto del sanguinario e fascista Mullah Muhammed Omar costrunedo il suo contraltare in un non certo meno colpevole George Bush. Le responsabilità di Omar erano lette in chiave di reazione alla politica americana, mentre la gallina per chi sa la storia, è nata ben prima dell’uovo: nella certezza dopo aver battuto insieme a Bin Laden i sovietici, che il mondo occidentale èotesse essere sconfitto dall’Islam e dalla determinazione comune ai due compagni d’arme di passare a distruggere gli USA (più volte esplicitata). Nel regime assassino del Mullah Omar in cui la vicenda del sanguinario e fascista capo del governo talebano si assomma in alcune specificità a tutti (credevo) note, come chiudere donne a casa e nel burka, lapidare a morte le accusate di adulterio, il seppellimento degli omosessuali sotto montagne di cocci per schiacciarli a morte, l’amputazione delle mani dei ladri, la legge per cui gli assassini venivano massacrati dai membri delle famiglie degli uccisi. Omar condannava a morte chiunque si convertisse a un’altra religione e distrusse i meravigliosi Buddha di Bamiyan, ridusse il Paese alla miseria totale e all’isolamento, e poi completò l’opera facendosi grande difensore di Bin Laden dopo le Twin Tower.Infatti il Mullah è stato il fiancheggiatore, il sodale, il principale organizzatore della protezione in Afganista di Osama Bin Laden, e che a sua volta è un finaziatore principale dei talebani, e ha causato così l’attacco americano di difesa dal terrorismo; i due pare abbiano scambiato due figlie divenute ciascuna una delle quattro mogli dell’uno o dell’altro. IL Mullah ha rovinosamente legato la storia dell’Afghanistan a quella dell’uomo che ha attaccato gli Stati Uniti e anche al traffico di armi e di terroristi con il Pakistan.
E Karzai, quindi, di contro, come invece è stato suggerito durante la trasmissione, non può essere considerato come un fantoccio schiavo degli USA con tutta la sua complessa storia di tentativi di trasformare il Paese in qualcosa di più e di meglio che non una sentina di terrore. Non lo si può sotterraneamente accusare di cieca obbedienza agli USA per aver semplicemente raccontato che dal governo Prodi più che una richiesta gli è venuta una impositiva dichiarazione di necessità politica, trasformatasi poi in un pasticcio. Nè deve essere dato per scontato, con tutto il rispetto per le cure mediche elargite da Amnesty, che la sua propensione politica sia limpida. Non lo è, ed è probabilmente dovuto a questo se la scelta del governo italiano è andata fiduciosamente verso quella zona grigia per liberare Mastrogiacomo, sensa mettere in conto che nella zona grigia possono poi crearsi pasticci terribili e anche tragedie come quella dei due uccisi e del detenuto nelle carceri di Karzai, su cui ovviamente speriamo con tutto il cuore di avere dati giudiziari precisi che giustifichino la detenzione. Putroppo, per i due uccisi con tanta orribile crudeltà, non c’è invece che biasimare il Mullah Omar e i terroristi in genere. I loro sgozzamenti senza processo alcuno, senza motivo, fatti di puro odio e amore per la morte. Ma su questo non c’è mai determinazione, mai convinzione profonda nei nostri media, e sempre invece la percezione inconfessata che in fondo i terroristi, specie ora che hanno liberato il nostro, abbiano almeno in parte ragione. Per quanto potremo continuare a trasmettere ai nostri giovani questo messaggio? A quanti giornalisti, quanti operatori de media, delle organizzazioni umanitarie, quanti soldati, certo, dovranno ancora essere aggrediti rapiti uccisi, quante auto, quanti mercati e strutture pubbliche dovranno saltare in aria perchè ci si convinca che il terrorismo non conosce discrimine se non quello fra l’Occidente peccaminoso da conquistare e redimere e l’Islam della purezza? Perchè ci ostiamo a riempire i giovani di balle cui certo una mente fine come quella di Travaglio non può credere? Il giorno che sarà necessario di fronte alla gargantuesca forza del terrore sorretto dalle armi di distruzione di Ahmadinejad e di Bin Laden e dei loro alleati, i nostri ragazzi ci diranno semplicemente: “ci avete convinto, non possumus”.
Per inviare la propria opinione al Giornale,cliccare sulla e-mail sottostante.