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Informazione Corretta Rassegna Stampa
10.04.2007 Ehud, Eldad e Gilad "We'll never surrender"
dopo la liberazione dei marines britannici

Testata: Informazione Corretta
Data: 10 aprile 2007
Pagina: 1
Autore: Piera Prister
Titolo: «Ehud, Eldad e Gilad»

Cosi’ sono stati liberati, il 5 aprile 2007, quei quindici marines e marinai britannici, che hanno raggiunto l’aeroporto di Heatrow di Londra, viaggiando comodamente, in un aereo delle British Airlines! Hanno detto che sono stati trattati bene, come turisti e che volentieri ritornerebbero in Iran, in vacanza. Che smacco!

Ma non divaghiamo e ritorniamo ai nostri tre valorosi soldati israeliani!

I dimenticati!

 Per Ehud, Eldad e Gilad, nessuna pieta’, c’e’ un totale silenzio della Comunita’ Internazionale e quindi, ci chiediamo: Dov’e’la Coscienza? Dov’ e’la Giustizia?

Un menefreghismo generale e una mancanza di rispetto verso Israele che pure e’ uno stato democratico e che siede nel consesso delle nazioni civili! Nessun intervento dall’alto, tutte bocche cucite, soprattutto quando si tratta di agire da gentiluomini, nel rispetto dei patti che  Israele ha rispettato, ma l’Italia, forza di mediazione, non ha rispettato.

Perche’, quando si tratta di Ebrei, sono solo carne da macello. Valgono meno che nulla, non contano niente. Questa e’ la riprova.

 Vorremmo solo un giusto, un Giusto con la G maiuscola. Ma non c’e’ nemmeno l’ombra di un giusto, sull’orizzonte c’e’ solo mediocrita’, nient’ altro che mediocrita’.

Come intelligentemente diceva quel lettore di Informazione Corretta:” I tre soldati israeliani non gli portano alcun voto, che vadano in malora!”Non portano alcun voto a quei politici italiani indaffarati solo nelle guerre delle poltrone e degli strapuntini. Figuriamoci se si preoccupano di rispettare la parola data o se si pongono un problema etico!

 Eppure la forza di Israele e’ nei suoi soldati che la difendono, oltre che nella forza della democrazia! Isaac Rabin ebbe a dire, a Washington, alla Casa Bianca,  nel suo storico discorso accanto a Clinton ed Arafat, che Israele e’ una nazione che da sempre lotta per la sua sopravvivenza, perche’ dal giorno successivo alla sua fondazione, e’ stata attaccata da tutte le parti dai paesi arabi, e’ una nazione, disse,  in cui i padri seppelliscono i figli, differentemente dalle altre nazioni, in cui avviene il contrario. E’ un paese permanentemente in guerra , in una guerra di difesa ed e’,  di conseguenza, un paese permanentemente in lutto ....

 Ma a chi interessa? Ora sono tutti contenti per la liberazione di Mastrogiacomo e degli ostaggi inglesi. Abbiamo visto cosi’ in TV tutti liberati, in un clima di festa.

Complimenti ad Amadinejad! Una mossa abile del regime di Teheran  che vuole dimostrare al mondo che e’ capace di clemenza e di umanita’. E cosi’ tutti contenti, che bonta’! Si e’ guadagnato la gratitudine del pubblico inglese e  internazionale, dandosi una pennellata di vernice fresca e moderna, in confronto ai tagliatesta sanguinari, agli anacronistici e brutali talebani, e menando tutti per il naso, con una strategia adescatoria vecchia quanto il cucco, basta aver letto” Il Principe” di Niccolo’ Machiavelli per capirla.

Aveva orchestrato tutto, fin nei minimi particolari annunciando, con la cassa di risonanza mediatica della televisione la  loro liberazione, quel vanesio Ganimede, che impone alle sue donne il Chador! Azzimato, sbarbato, ma non del tutto e, in abiti occidentali, in una sala piena di fiori e con un fare ruffianesco, ha stretto la mano a tutti gli ostaggi vestiti elegantemente, prima che si imbarcassero sull’aereo, ha dato loro persino regali; come architettato, ha recitato esattamente il suo copione  di grande attore sul palcoscenico internazionale. Ma chi vuole confondere? Non certo noi.

Perche’in concomitanza, ci arrivava un’altra notizia , pubblicata su “ La Repubblica”, di donne che coraggiosamente manifestavano a Teheran e che sono state prontamente ammanettate e arrestate. Povere donne, che fine brutta faranno. In quel paese, le donne gia’ le lapidano, barbaramente, possiamo immagire anche di peggio!

Ma i nosri governanti, con dappocaggine, osano, nello scacchiere delle alleanze, allearsi e fare affari d’ oro con chi nega persino i diritti alle donne! Cancellando, con un colpo di spugna decenni di lotte femministe!  Eppoi, come dice l’arguto giornalista, Andrea’s version de “ Il Foglio”, hanno il coraggio di celebrare l’8 marzo con il ramoscello di mimosa! Eppure, in Italia quante donne ricoprono cariche istituzionali! Fedigrafe! E le altre donne , quelle che vanno a votare son tutte ricotte rincitrullite? O forse soggiacciono al fascino della velata Sherazade e del ricco sultano de “ Le Mille e una notte?”

Lui, Ahmadinejad ci vuole confondere con il suo camaleontismo, come quando,  nel settembre 2006 e’ venuto a N.Y.per partecipare all’assemblea delle Nazioni Unite e si e’ fatto intervistare alla TV americana da un famoso giornalista, vestendo un abito beige chiaro, come un attore di Hollywood, mentre negava l’evidenza storica dell”Olocausto, giocando con i numeri e correggendo il numero delle vittime.

Ma il suo tronfio egotismo e’ venuto meno qualche giorno dopo, esattamente il 22 settembre, quando  il negazionista si e’ presentato nel campus della Columbia university dove,  come era nella sua agenda, doveva tenere un discorso agli studenti e dove, invece, una marea di gente, a grugno duro, lo stava aspettando protestando, agitando cartelli e costringendolo a  rinculare con la coda tra le gambe, lui, il negazionista, aveva dovuto arrendersi all’evidenza e considerarsi ospite non gradito, mentre nel frattempo, la polizia cancellava l’incontro con gli studenti per motivi di sicurezza.

Ecco chi e’ costui! Vuole seminare zizzania ovunque, persino negli Stati Uniti! Cerca alleanze come puo’, si erge come leader egemone di tutte le nazioni musulmane contro l’Occidente, armandosi della spada minacciosa dell’ Islam.

Come Giano Bifronte, Ahmadinejad ha due facce diametralmente opposte, la faccia  adonestata “ad hoc”, la faccia della pace con gli ostaggi inglesi; e, basta che si giri,voila’ mostra l’altra faccia, vera e belligerante, la faccia della guerra. Ma non incanta nessuno. Ha in testa un’ idea fissa, prima la distruzione di Israele e poi l’asservimento di tutto l’Occidente. Per questo, all’uopo, prepara le armi nucleari e finanzia  gruppi neonazisti e neofascisti come anche gruppi estremisti di sinistra, in Italia, con i suoi petroldollari.  Cosi’ gli Ebrei sono tra due fuochi, il vecchio nazifascismo di destra e il nuovo antisemitismo di sinistra; anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’ha  appena detto che non c’e’ nessuna differenza fra antisemitismo e antisionismo! Nessuna! Sono due facce della stessa medaglia dell’odio anti-ebraico. Chi e’ antisionista e anche antisemita!

Ma noi, invece, libere nazioni, vogliamo la civilta’, il progresso e la civile coesistenza fra i popoli.Vogliamo la pace!

E  Israele, sin prima della sua fondazione, quando ancora in quella terra c’erano solo pochi Ebrei,  ha da sempre lanciato un appello alla pace, tra Arabi ed Ebrei, dalle labbra dei suoi Padri:

“ Una parola d’ordine sia:” l’uno con l’altro, e non” l’uno contro l’altro!” Cooperiamo tutti contro la miseria, l’incuria, la pigrizia, la carestia, l’ignoranza; a favore dell’agricoltura, dell’industria, del progresso tecnico, del commercio, della legislazione, della sicurezza pubblica, dei trasporti, della scienza e delle arti!

Noi siamo decisi a dedicare quanto di meglio abbiamo a quest’opera di civilta’ “  (Nahum  Sokolow “ XII  Congresso Sionista, Karlsbad, 1 settembre 1921).

Piera Bracaglia-Morante


info@informazionecorretta.it

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