Davvero encomiabile l’iniziativa di Mario Draghi, governatore della Banca d’ Italia che ha commissariato la filiale italiana della banca Sepah, controllata da Teheran e che subito si e’ allineato con le sanzioni decise dall’O.N.U contro l’Iran. Bravo Draghi, per il suo tempismo e per la sua prontezza! Una bella risposta alla tracotanza di Teheran che in barba alle Nazioni Unite, continua nel suo programma di "uranium enrichment"di una Teheran che continua ad approntare armi nucleari per colpire quella che sara’ la sua prima vittima: Israele, e poi tutto il mondo occidentale, senza risparmiare nessuno, nemmeno i suoi amichetti italiani che pescano nel torbido che sperano di farla franca.
Non si tratta, non si scende a patti con quella gente che vuole assoggettare tutto l’Occidente, Ebrei e Cristiani, tutti! Anche Benedetto XVI se n’e’ accorto! Solo Prodi fa finta di niente, lui, cattolicissimo, lui che va in chiesa tutti i giorni a battersi il petto, lui che non ha avuto una parola di solidarieta’ verso il Papa, l’ha lasciato solo, in quel momento cruciale della" lectio magistralis’ di Ratisbona, in cui il Papa, invece, doveva essere sostenuto dai credenti e da i non credenti. Che credibilita’ puo’ avere come Primo Ministro, Prodi, un uomo senza statura morale che ha paura della sua propria ombra, che non e’ capace di difendere la sua fede e il suo paese!
Tutto dobbiamo fare per fermare l’Iran e i suoi fiancheggiatori!
La loro sragionevolezza, la loro follia, il loro invasamento non hanno limiti, e non bisogna essere Ebrei per capirlo, perbacco! Tutti, tutti dovremmo capirlo!
Piu’ volte D’Alema ha detto miopemente che quelli non sono regimi ma" repubbliche", perche’ i cittadini, li’, vanno a votare! Ma e’ solo una questione semantica di termini eufemistici. Altro che repubbliche, quelli sono regimi! Perche’ basterebbe che si ricordasse un po’ della nostra storia, il nostro ministro degli esteri che dimentica i brogli elettorali a cui ricorse Mussolini per prendere il potere in una Italia che pur ando’ a votare, ma in quale clima! Dimentica l’assassinio del deputato Giacomo Matteotti che ne svelo’ le trame in Parlamento!
Ma ammettiamo pure che gli richiederebbe un eccessivo sforzo mentale andare indietro di decenni, per ricordare quello che avvenne nel 1922, l’ascesa al potere di Mussolini, la chiusura delle redazioni dei giornali e l’azzittimento delle voci libere; ma lo stesso fa eccessiva fatica persino a ricordare i fatti avvenuti solo pochi mesi fa, a Teheran, quella rivolta studentesca finita nelle camere di tortura e nel sangue. Perche’ i dissidenti iraniani, anche loro, capiscono quello che Ahamadinejad sta preparando per tutti gli Iraniani: la rovina di tutta la nazione! E anche la nostra rovina!
E questi nostri governanti, postcomunisti e postcattocomunisti si sono definiti e si definiscono antifascisti. All’ anima di antifascisti!
Noi dobbiamo sconfiggerli con la nostra forza, che e’ la forza della ragione, della giustizia e della democrazia! Via dal governo!
Gli Americani hanno un’arma legislativa capace di colpire al cuore l’Iran, che nella sua minacciosita’, ha tuttavia un tallone di Achille: e’ debole di fronte all’arma costituita dalle sanzioni economiche contro le compagnie straniere che fanno affari con l’Iran ( alle compagnie americane e’ gia’ proibito). Si tratta di una legge presentata dal senatore democratico, Chris Dodd del Connecticut e dal repubblicano Tom Lantos della California e da altri Congressmen che insieme stanno lavorando su questo" bill’; democratici e repubblicani , accomunati nella lotta contro il terrorismo e che, anche se siamo in un periodo elettorale, contrappongono l’unita’ alla divisione, tutti uniti nell’emergenza del comune pericolo. Questo e’ un buon esempio e monito per tutti gli Italiani: un appello all’unita’ del paese contro la minaccia islamofascista di Teheran.
Piera e Marco Prister