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Benpensanti e diritti umani 02/0472007
Spettabile Redazione,

la terribile notizia che in Nigeria si applica la pena di morte per
lapidazione «contro chi compie atti sessuali contro natura» secondo
quanto prevede la sharia, non sembra aver turbato granché i benpensanti
alla Vattimo, di solito sempre pronti a tuonare in nome della difesa dei
diritti umani contro lo Stato di Israele (dove tutti i cittadini sono
tutelati a prescindere dai gusti sessuali) e contro il Santo Padre, reo
di riaffermare l'unicità della famiglia secondo i principi fondamentali
della Chiesa Cattolica. Si sa che per i benpensanti la coerenza è roba
buona solo per i fessi e sono pronto a scommettere che, anche in questa
occasione, non sarà indetta nessuna manifestazione di solidarietà da
parte di costoro nei confronti dei cittadini omosessuali che hanno la
sventura di abitare nei Paesi governati dai tiranni islamici. Nessuna
adunata di protesta davanti alle ambasciate di Stati come Nigeria, Sudan
o Iran, per intenderci. Né vi sarà alcun benpensante che chiederà conto
a chi, come Hamza Piccardo, pretende di applicare la sharia nel nostro
Paese. In nome della lotta contro l'imperialismo plutocratico/giudaico,
si possono chiudere entrambi gli occhi anche davanti ai crimini più
odiosi. E buonanotte alla tutela dei diritti.

Molti cordiali saluti
Luigi Prato, Sassari

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