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16/5/02 Amnesty International LE COMODE PREOCCUPAZIONI
Giornata internazionale dell'Obiezione di Coscienza
15 Maggio 2002

COMUNICATO STAMPA





Giornata internazionale dell'Obiezione di Coscienza:

le preoccupazioni di Amnesty International per la situazione in Israele



In occasione della Giornata dell'Obiezione di Coscienza,

Amnesty International esprime forte preoccupazione per il crescente numero di soldati israeliani e riservisti detenuti a causa del loro rifiuto a svolgere servizio militare nei Territori Occupati

Oh, Amnesty International esprime forte preoccupazione... Per militari che, rifiutando in stato di guerra, di prestare il servizio previsto dalla legge vigente in Israele, vengono detenuti alcuni giorni in carcere senza che mai (ripetiamo mai) i loro diritti vengano dimenticati, nè dal proprio avvocato, privato o d'ufficio, nè dalla Corte Suprema.

Dall'inizio dell'Intifada almeno 114 obiettori di coscienza sono stati condannati a pene detentive, almeno venti di questi continuano ad essere ancora oggi detenuti. Gli obiettori di coscienza in Israele scontano condanne di alcune sttimane settimane?!, a volte anche mesi addirittura mesi, al termine di processi iniqui in base a che cosa Amnesty International definisce "iniqui" i processi? Pregasi dimostrarlo, per non dar adito a dubbi che si usino paroloni per macchiare Israele di qualche crimine in più in molti casi vengono condannati a ripetuti periodi di detenzione. (...)

Amnesty International considera obiettore di coscienza qualsiasi qualsiasi? O chiunque viva in uno stato democratico attaccabile? persona soggetta alla chiamata al servizio militare o all'obbligo legale di assolvere il servizio militare che rifiuta di compiere il servizio stesso o di partecipare sotto qualsiasi forma, diretta o indiretta, a guerre o conflitti armati, per motivi di coscienza o in ragione delle sue convinzioni religiose, etiche, morali, umanitarie, filosofiche, politiche o altre motivazioni analoghe. Tale diritto si estende anche a coloro che hanno già iniziato il servizio militare, come pure ai soldati che operano in eserciti professionali...



Non si PREOCCUPA Amnesty International dei metodi dell'Anp.



Non si PREOCCUPA dell'inesistenza stessa di concetti come "coscienza", "ragione", "convinzione altra" rispetto a quella che comanda.



Non si PREOCCUPA dell'impossibilità, nei territori sotto il controllo dell'Anp, di non prendere le armi se non pagando tale scelta con la morte. Sempre.



Non si PREOCCUPA dei linciaggi dei palestinesi contro i propri fratelli quando si rifiutano di combattere l'ebreo. In caso di rifiuto il "collaborazionista" viene preso per i piedi, trascinato per le strade, trainato da una (lussuosa) jeep, appeso a testa in giù e sventrato come un maiale. Ma Amnesty International NON SI PREOCCUPA.



E per fortuna che è solamente la Giornata dell'Obiezione di Coscienza, poichè se fosse la Giornata Internazionale del Bambino, probabilmente la compionessa dei diritti umani Amnesty International si preoccuperebbe per i perfidi proiettili di gomma che gli israeliani colpiscono contro i bambini armati di pietre. Certo non si preoccupa dello sfruttamento dei bambini palestinesi, messi in prima fila con le pietre, mentre dietro i fratelli maggiori sparano coi fucili (e chiunque abbia visto scene del genere sa che è a loro che i soldati miravano, sempre con quei proiettili di gomma), con le mitragliette. Non si preoccupa dell'istruzione basata su sani principi come martirio, antisemitismo e odio. Senza citare qui altri tipi di "Giornate"...



AL SOLITO: AMNESTY INTERNATIONAL ACCUSA SOLO CHI CONVIENE. E NON SI STA PARLANDO DI STRANI COMPLOTTI, DI PARTITI O STATI A CUI CONVENGA QUESTO ATTEGGIAMENTO. E' SEMPLICEMENTE ALL'IMMAGINE VINCENTE DI A.I. CHE CONVIENE ATTACCARE SOLO UN PAESE DEMOCRATICO. CONTRO UN PAESE DEMOCRATICO LE BATTAGLIE PER I DIRITTI UMANI SI VINCONO. CON PAESI COME LA SIRIA, L'IRAQ, L'ARABIA SAUDITA E ANCHE IL "MODERATO EGITTO", NON SI VINCERANNO MAI. CON L'AUTORITA' NAZIONALE PALESTINESE NON CE LO SI SOGNA NEMMENO. PESSIMA PUBBLICITA SAREBBE...





Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com a scrivere ad Amnesty International per esprimere il proprio dissenso rispetto a questo comunicato stampa. Cliccando sul link sottostante si aprirà una mail pronta per essere compilata e spedita.



info@amnesty.it

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