Lega araba: per ora è il vertice delle illusioni quelle di giornalisti e analisti: rassegna di quotidiani
Testata:La Stampa - La Repubblica - Il Sole 24 Ore - Europa - Il Manifesto Autore: Lorenzo Trombetta - Alberto Stabile - Ugo Tramballi - Janiki Cingoli - Michele Giorgio Titolo: «Riad a Israele: sedetevi con noi - E il re saudita tradisce l'alleato: occupazione illegittima - Illegittima l'occupazione americana - Dalla Mecca a Riyadh - Israele accetti la nostra pace, o sarà il caos»
Così sintetizza la proposta di pace araba del 2002 Lorenzo Trombetta sulla STAMPA del 28 marzo 2007:
centrata sull’equazione: ritiro israeliano dalle terre arabe occupate nel 1967 (Golan siriano incluso), soluzione equa per la questione dei profughi palestinesi, in cambio di pace e riconoscimento dello Stato ebraico. Gli israeliani, scrive subito dopo Trombetta
avevano chiesto di modificare la proposta del 2002, in particolare per quanto riguarda la questione dei profughi
Inevitabilmente sembrerà al lettore non a conoscenza dei fatti che gli israeliani si oppongano a una "soluzione equa per la questione dei profughi palestinesi", mentre si oppongono a una proposta specifica: il rientro di milioni di "profughi" (nel caso dei palestinesi il termine designa anche i discendenti dei rifugiati) in Israele
Alberto Stabile sulla REPUBBLICA si concentra sull'attacco saudita all'America riguardo all'Iraq. Non mancano però i riferimenti a Israele e all'Autorità palestinese. Stabile, abilmente, seleziona alcune citazioni non certo imparziali e obiettive, che condizionano il lettore, ma non impegnano il giornalista. Il governo di unità nazionale palestinese
per dirla con il presidente Abu Mazen, soddisfa «quasi tutte» le condizioni poste dalla comunità internazionale? Adesso, dice in sostanza il sovrano saudita a quella stessa comunità internazionale, non avete più scuse per continuare con il boicottaggio.
Sulla questione dei rifugiatiStabile fornisce un'informazione decisamente fuorviante. Scrive:
Si parla di gruppi d´azione incaricati di rimuovere gli ostacoli persistenti, come la richiesta israeliana di cassare dal piano la questione dei rifugiati. «Impossibile. Prima Israele accetti di discutere», ha risposto per tutti il segretario della Lega araba, Amr Mussa
Israele non rifiuta di discutere sui profughi , ma rifiuta a di accoglierne a milioni (potenzialmente ostili) all'interno dei sui confini.
Ugo Tramballi sul SOLE 24 ORE conclude il suo articolo con un'inaspettata nota di realismo e di equilibrio:
Secondo Abu Mazen, il presidente palestinese, «l'iniziativa dice semplicemente a Israele: lasciate i territori occupati e vivrete in un mare di pace da Nouakchott all'Indonesia" Dalla capitale della Mauritania a Jakarta sono circa 8mila chilometri di pace. In teoria, perché a sessanta chilometri da Tel Aviv, Hamas continua a non essere d'accordo.
Si dovrebbe anche ricordare che Hamas è ora al governo con Fatah, che ne ha accettato la piattaforma politica oltranzista e terorrista (al vertice della Mecca). Il tema, per il resto è affrontato attraverso citazioni dei partecipanti al vertice della Lega, riportate acriticamente.
Janiki Cingoli sulla prima pagina di EUROPA sposa in toto le tesi saudite e arabe: la proposta del 2002 deve essere accettata da Israele e sostenuta dalla comunità internazionale, pena "effetti nefasti".
Michele Giorgio sul MANIFESTO riesce a dipingere i sauditi come impegnati a "dare una mano a Israele", per ordine degli americani. Al quotidiano comunista, evidentemente, quando qualcuno nel mondo arabo dice qualcosa su Israele che non sia "resistenza", " vedono rosso"