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Informazione Corretta Rassegna Stampa
26.03.2007 Quante vite umane vale la vita di un giornalista italiano di Repubblica?
la liberazione di Daniele Mastrogiacomo vista dal Texas

Testata: Informazione Corretta
Data: 26 marzo 2007
Pagina: 1
Autore: Emanuela Prister
Titolo: «Quante vite umane vale la vita di un giornalista italiano di Repubblica?»
Quante vite umane vale la vita di un giornalista italiano di Repubblica? Vale piu' della vita del guidatore afgano sgozzato? Vale piu' della vita dei soldati americani e inglesi che quei 5 terroristi liberati dovranno andarseli a ripescare? Vale piu' della vita delle prossime vittime afgane di quei 5 terroristi liberati? Vale piu' della vita del prossimo occidentale rapito, proprio perche' gli italiani hanno dimostrato quanto sia proficuo catturare occidentali?  Infine vale di piu' della vita di Fabrizio Quattrocchi
 
Ve lo dico io. NO.  Assolutamente e categoricamente NO. 
 
La vita del giornalista di Repubblica vale meno del guidatore afgano morto sgozzato. Meno, non per facile invidia di classe, ma meno perche' anche senza conoscerlo quell' autista afgano rappresenta un paese che si rifiuta con coraggio di scendere a patti con i talibani che ancora ieri li tenevano sotto il tallone. Meno perche' in un paese dove i terroristi vengono liberati da Repubblica ci vuole un vero e proprio coraggio per uscire di casa per guadagnarsi da vivere.
 
NO. Perche' Fabrizio Quattrocchi era un italiano che mi permette ancora oggi di poter confessare di essere italiana.  Quattrocchi e' quell' italiano che se fosse vissuto ai tempi biblici di Sodoma e Gomorra, per lui e solo per lui, D-o non incinererebbe l' italia. Quale  dignita'. Altro che vestirsi alla terrorista e dichiarare che la prigione terrorista dove a un uomo e' stata barbaramente tagliata la testa e' come Guantanamo. Gia' a Guantanamo i terroristi ingrassano mangiando cibo certificato halal, ricevono visite della croce rossa, ricevono i propri avvocati, ricevono il Corano e spazio abbastanza per allenarsi ad ammazzare altri americani quando la stupidita' abissale di tutti gli estremisti di sinistra, e la campagna mediatica di disinformazione di cui tra l' altro Repubblica e' imputata,  fara' abbastanza breccia da liberarli ad uno ad uno.  Ma gia' se fosse in una prigione italiana Khalid Sheik Mohammed sarebbe libero vero? Libero di progettare il prossimo eccidio. Libero di rapire un altro italiano, magari un altro sinistroide, uno mandato  a bella posta in Iraq o a Gaza, o in Afganistan per farsi rapire, rimpinguare  le casse di Al Quaida, per far liberare qualche terrorista.
 
Cosa? Come mi permetto? Mi permetto eccome. E' ora di ribellarsi alla faciloneria, alla negazione dei doveri di stato, alla negazione dei trattati e alleanze gia' prese. Che razza di paese sei, italia? Cosa avete al posto del cervello, al posto del cuore, italiani? Aveva ragione Berlusconi. Anche per me siete dei coglioni. Vi siete scordati o forse non avete mai imparato cosa sia la responsabilita'.
 
Ve lo dico chiaramente: la vita del giornalista di Repubblica vale meno ma molto meno della vita di quei soldati americani e alleati che dovranno andare a ricatturare i 5 terroristi liberati dalla vostra stupidita'.  I nostri soldati sono uomini e donne che indossano la divisa con un alto senso del dovere. Sono allenati, sono professionisti. Sono in Afganistan e in Iraq perche' amano i propri bambini e le proprie mogli, i propri mariti, i propri genitori, perfino i propri vicini e perche' amano la liberta'. Quella liberta' che vi hanno conquistato con il proprio sangue per voi italiani che vi siete scordati degli aiuti americani nel dopoguerra, del piano Marshall che vi ha permesso di crescere e svilupparvi e di essere oggi dove siete.  I nostri soldati combattono per mantenere quella liberta' che noi americani ci siamo conquistati e che con un cuore generoso offriamo come possibilita' ad altri. Vi dico io cos'e' la liberta'.  La liberta' e' essere protetti dal proprio governo anziche' essere messi a repentaglio, come fa il governo italiano con la sua politica di avvicinamento e sostegno dei terroristi. La liberta' e' avere rappresentanti al governo che da servitori portano avanti i miei interessi di cittadino, non gli interessi di Al Quaida, di Hamas di Hezbollah. La liberta' e' sapere che i nostri soldati vegliano e combattono per conservarci liberi, per riportare la guerra al terrorismo alle sponde da cui ci e' arrivata e per estinguere li' i signori della morte a uno ad uno, perche' non ci siano piu' undici settembre.  La liberta' e' sapere che fino a che l' ultimo soldato americano rimarra' in piedi, a me, "il burqa o la morte" non me lo verra' mai a dire nessuno.  I soldati americani combattono perfino per quei degenerati che ci bruciano la bandiera, per quei perdigiorno che si lamentano di cose che non hanno neanche l' interesse di capire, per quegli stolti che si leggono repubblica, il manifesto, e altri strumenti di propaganda filoterrorista, che vanno a braccetto con il leader di Hezbollah.  La liberta' e' sapere che se il palazzo dove lavoro andasse in fiamme i pompieri mi verrebbero a salvare, perche' il mio governo stanzia i soldi che pago in tasse per cose utili, non per aiutare i terroristi. E anche perche' quei pompieri capiscono il concetto di responsabilita'.  I soldati americani sanno che per salvaguardare la nostra liberta' potrebbero essere richiamati all' ultimo sacrificio: quello della propria vita, e accettano quel destino con serenita'. Sanno che per salvare un commilitone si butterebbero su una bomba che sta per esplodere, e sanno che i loro commilitoni farebbero lo stesso. Sanno che se fossero rapiti da terroristi, i propri commilitoni rivolterebbero cielo e terra per trovarli, per salvarli, e sanno e anzi vogliono che non ci saranno trattative per la loro liberazione, che se barbaramente uccisi saranno vendicati, ma che la propria morte non servira' ad istigare altri atti di terrorismo, ma anzi servira' a diminuirli, perche' per ogni americano ucciso si fa piu' forte nei nostri soldati la volonta' di stradicare una volta per tutti quei terroristi infami e immondi.  Perche' i terroristi sappiano che ogni volta che sgozzano un occidentale avvicinano l' ora della propria fine. Perche' attenzione: la guerra non l' abbiamo iniziata noi, ne' l' abbiamo voluta, ma sicuramente la finiremo noi. Con o senza l' appoggio dell' italia. 
 
L' italia ha perso ogni credibilita' con i propri cittadini, con gli Stati Uniti, l' Inghilterra e gli altri alleati. L' irresponsabilit'a del governo italiano, del rappresentante del popolo italiano ci rende tutti piu' indifesi. L' italia risponda: siete con noi o contro di noi?
 
Emanuela Prister
Dallas Texas

Questo articolo da parte di una  nuova rubrica curata dalla famiglia Prister di Dallas.
I precedenti articoli della rubrica sono visibili anche dalla home page, cliccando su  "L' Italia vista dal Texas".

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