Hamas "appoggia" il piano di pace saudita ? una notizia senza riscontri e poco significativa: di per sé non significherebbe un riconoscimento di Israele
Testata: Il Giornale Data: 26 marzo 2007 Pagina: 11 Autore: la redazione Titolo: «La Rice in Egitto e Cisgiordania: agenda comune tra Israele e Anp»
Dal GIORNALE del 26 marzo 2007, un articolo sul viaggio di Condoleezza Rice in Egitto e Cisgiordania. "Hamas appoggerebbe il piano di pace saudita che prevede il ritiro di Israele nei territori", informa il sottotitolo. Nel testo si scopre che la notizia viene da non meglio precisate "fonti diplomatiche". Ciò che non viene spiegato né nella titolazione né nell'articolo è invece che Hamas può "appoggiare" la nascita di uno Stato palestinese nei territori conquistati da Israele nel 1967, ma ha chiarito moltissime volte che non intende "rinunciare" alla parte restante del territorio che considerà "Palestina" , ovvero a distruggere Israele. Il suo statuto considererebbe del resto un simile "cedimento" la violazione di un dovere religioso. Ecco il testo:
Condoleezza Rice difende la politica di George Bush per il Medio Oriente, ricordando che da quando ha assunto il suo incarico il presidente ha dovuto affrontare «una situazione molto difficile ed ha lavorato pazientemente per cercare di porre basi migliori per la pace» che comprenda anche la «creazione di uno Stato palestinese». Il segretario di Stato americano ha inoltre, nella conferenza stampa tenuta con l'omologo egiziano Ahmed Abul-Gheit, ha rivolto un appello ai Paesi arabi affinché aumentino gli sforzi per rivitalizzare il processo di pace. «Tutti devono contribuire - ha detto - a rendere la regione più pacifica e spero che ogni Stato cercherà di renderlo possibile». «I palestinesi hanno aspettato abbastanza a lungo di avere il proprio Stato indipendente» ha aggiunto la Rice, sottolineando al contempo che gli israeliani aspettano allo stesso tempo di poter vivere in pace e sicurezza. Il giorno prima, il segretario di Stato americano aveva incontrato ad Assuan, in Egitto, i ministri degli Esteri del cosiddetto “quartetto arabo” (Egitto, Arabia Saudita, Giordania ed Emirati Arabi Uniti) per rilanciare il dialogo israelo-palestinese e ottenere il loro sostegno al piano saudita che prevede il ritiro di Israele dai territori occupati nel 1967. Secondo fonti diplomatiche, anche Hamas sarebbe disposto ad appoggiarlo. Lasciato l’Egitto nel pomeriggio di ieri, Condoleezza Rice si è recata a Ramallah, in Cisgiordania, per il suo primo incontro con il presidente palestinese Abu Mazen da quando è stato formato il nuovo governo di unità nazionale formato da Hamas e Al Fatah. A conclusione di un colloquio di oltre due ore col presidente palestinese, la Rice ha ribadito che l'obiettivo degli Stati Uniti resta quello dichiarato dal presidente Bush: la creazione di uno Stato palestinese in Cisgiordania e Gaza che viva in pace al fianco di Israele. «È estremamente importante» che Israele e l'Autorità nazionale palestinese «fissino un'agenda comune per andare avanti verso la formazione dello Stato palestinese», ha detto Condoleezza Rice durante la conferenza stampa congiunta con Abu Mazen. «Questo aiuterebbe tutti noi ad avere fisso in mente l'obiettivo verso il quale andiamo», ha aggiunto segretario di Stato americano. Da parte sua, Abu Mazen ha assicurato che farà più incontri con il primo ministro israeliano Ehud Olmert. Il quale peraltro, poche ore prima, aveva pubblicamente accusato il presidente palestinese di non aver rispettato «una serie di impegni» nei confronti di Israele. Fra questi, quello a «non costituire un governo di unità nazionale prima della liberazione del caporale israeliano Ghilad Shalit, rapito nel giugno scorso da miliziani legati a Hamas.
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