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Sul terrorismo 23 /03/2007

Spett.redazione,

 

intendo dire qualcosa sul libricino di F.Pace recensito sulle pagine culturali dell’Unità a proposito del “pregiudizio” sul legame tra Islam e volenza. Dico subito che non ho letto il libro ma certamente si tratta delle solite pillole di morfina sul terrorismo, cosa questa verosimile essendo stata fatta la recensione sull’ Unità e non voglio dire altro.

 

Non sono un esperto di Corano e quindi non so se esiste nel testo questo legame con la violenza aggiungo terroristica,ma risulta evidente che i musulmani in toto non siano e non praticano il terrorismo, come ad esempio non tutti i cristiani credono nel “deicidio”.Ma questo cosa significa? Che il terrorismo non esiste? Dietro questa logica di irresponsabilità politica esiste la pelle delle persone che pagano un caro prezzo cioè la vita proprio per questa irresponsabilità da parte di coloro che non capiscono, o che sono in mala fede e prezzolati, o peggio ancora che il problema del terrorismo non riguarda costoro direttamente in quanto non sono essi a pagare almeno per ora.

 

Difronte a questa mentalità di vile perbenismo voglio dire che il terrorismo è proprio  la distruzione e la fine totale di tutti i valori spirituali creati dall’Umanità e la prova è evidentissima: l’uccisione di innumerevoli esseri umani bambini compresi,senza timori né pentimenti, insomma è giusto fare così. Non voglio entrare nel merito se questo è “ Jiad”ma quello che occorre fare oggi è senza esitazione è un’energica condanna del terrorismo senza appello cosa questa che purtroppo in Europa accade di rado  perché a mio avviso il senso della Giustizia è scadente e il tergiversare su problemi vitali è quasi una moda. Difatti negli anni ’40 c’era il razzismo a fare la moda e milioni di persone bambini compresi hanno pagato con la propria vita, oggi c’è il terrorismo. Concludo con Primo Levi” E’ accaduto e potrebbe ripetersi” dove il condizionale è d’obbligo perché il Signore D.o non dorme. Grazie e se volete, potete  pubblicare ma senza nome.

 


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