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Intini, degno erede di Craxi 18/03/2007
Sul Corriere di oggi, leggo che il responsabile agli esteri per il medioriente,  Intini, ha dichiarato che Israele ha tutto l'interesse a trattare con il nuovo governo palestinese. Naturalmente Intini non tiene conto del fatto che il nuovo governo ha espresso l'intenzione di non riconoscere esplicitamente il diritto all'esistenza dello stato israeliano, senza tener conto che detto stato esiste da ormai 60 anni.  Intini prosegue, affermando che le accuse di terrorismo rivolte a Hamas erano le stesse che anni fa venivano rivolte ad Al Fatah, aggiungendo poi che con Al Fatah si arrivò agli accordi di Camp David. Forse Intini non ricorda bene i fatti, dato che a Camp David si arrivò ad un accordo nel 1979 tra Egitto ed Israele e che Sadat pagò con la vita il desiderio di riconoscere e di fare la pace con gli antichi nemici. Il secondo Camp David non produsse alcun effetto positivo, anzi il suo fallimento fu il motivo per far scoppiare la seconda intifada, che ufficialmente fu attribuita alla passeggiata di Sharon sulla Spianata delle Moschee: come se una passeggiata concordata in anticipo potesse essere ritenuta così offensiva da scatenare 7 anni di rivolte. Intini pertanto non si ricorda bene la storia e questo, se mi permette, è molto grave. La non conoscenza porta solo a commettere errori e, se questo può essere un bene in certe occasioni (come quando Hitler non ricordandosi dell'esperienza di Napoleone in Russia, decise di attaccarla e fu sconfitto) può essere un male in altre.
Cordialmente
Ester Picciotto

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