Daniele Mastrogiamo prigioniero dei Talebani come leggere le cronache che lo riguardano
Testata: Informazione Corretta Data: 17 marzo 2007 Pagina: 1 Autore: La redazione Titolo: «Daniele Mastrogiacomo, come leggere le cronache che lo riguardano»
Anche noi ci auguriamo che Daniele Mastrogiacomo, l'inviato di Repubblica prigioniero dei Talebani, sia presto liberato. Ma siamo sconcertati da come i nostri media hanno trattato la questione. Sconcertati ma non stupiti. L'interesse è tutto per Mastrogiacomo, la sorte dei suoi compagni, non bianchi, non occidentali, sembra essere uguale a zero. Persino la orrenda esecuzione del suo autista, Sayed Agha, viene data come un qualcosa che non ci riguarda. Il CORRIERE della SERA di oggi, 17/03/2007, titola in prima pagina: "Ucciso l'autista, ma si spera per il reporter ", mentre REPUBBLICA, ancora più cinicamente, sempre con il titolo in prima e a tutta pagina, titola " Daniele, segnali positivi ", ci chiediamo se fra i segnali positivi ci sia anche l'esecuzione dell'autista. Dicevamo sconcertati ma non stupiti, perchè la morale è la stessa. Ai nostri pacifisti, sinistro-catto-noglobal- terzomondisti, interessa solo attaccare l'America e Israele. Se le vittime del terrorismo sono musulmani, come avviene in Iraq, a Gaza, e in quasi tutti i paesi arabi, la cosa non merita eccessiva attenzione, sembrano essere fatti loro. Anzi, il tentativo di analisi va sempre nella direzione di attribuirne la responsabilità, appunto, a Stati Uniti e Israele. Persino Gino Strada, che non capiamo perchè ci venga sempre presentato come un " aiutante umanitario ", ha commentato (sul CORRIERE dellaSERA e su REPUBBLICA, riportato sotto il titolo di apertura in prima " Passi avanti " e " ci sono segnali positivi per Mastrogiacomo "), e noi non capiamo se fra questi passi avanti, questi segnali positivi, ci sia l'esecuzione dell'autista. Aspettiamo di leggere qualche articolo di critica dell'attività terroristica dei Talebani, ma non ci facciamo troppe illusioni, nel mirino che Bush non loro.