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Vi segnalo questo bollettino appena diramato con la traduzione in lingua Inglese dall' Arabo di una intervista a due bambini figli di una terrorista suicida Rim Al-Riyashi che e' stato trasmesso da Al Aqsa TV (la TV di Hamas) l' 8 marzo, 2007. L' inglese e' elementare per cui penso che i lettori non avranno difficolta' nel capire a che livello di lavaggio del cervello, istigazione all' odio e francamente sevizie mentali e abuso di minorenni sono soggetti i bambini palestinesi dai loro stessi genitori, dalle scuole a iniziare dall' asilo (kindergarden) e dalla societa' palestinese. Questa traduzione e' un j'accuse contro la societa' palestinese. La base fondamentale e imprescindibile di una qualsiasi pace duratura e' l' educazione alla pace, al rispetto reciproco. Nel 93 con gli accordi di Oslo Arafat e i palestinesi si sono impegnati a cessare l' istigazione alla violenza e all' odio razziale contro gli ebrei, a ripulire i libri di testo da propaganza anti ebraica. http://www.camera.org/index.asp?x_context=2&x_outlet=33&x_article=94 L' odio anti ebraico viene accresciuto come e' stato piu' volte documentato nelle scuole, nelle moschee e nelle televisioni palestinesi perfino con programmi televisivi per bambini che si rifanno a Walt Disney e Sesame Street. Nonostante li accordi presi, l' istigazione alla violenza all' odio alla cultura della morte continua imperterrita ed e' sotto gli occhi di tutti perche' i palestinesi non ci tengono per niente a nasconderla, con la consapevolezza che i loro crimini verranno sempre perdonati anche quando sono commessi contro i propri figli. All' alba delle civilizzazioni, il nostro capostipite Abramo non sacrifico' il figlio Isacco. Cio' che piu' contraddistinse gli ebrei dalle altre genti oltre al monoteismo fu la rinuncia dei sacrifici umani, sopratutto quando in terre vicine il dio Baal esigeva sacrifici di sangue e quando millenni dopo sotto una delle piu' grandi civilizzazioni, quella romana, i ludi gladiatori offrivano al pubblico delirante scene di sangue. Anche i musulmani derivano la loro origine da Abramo, ma oggi essi sacrificano i propri figli sull' altare della morte, della violenza, dell' odio piu' cupo. Le voci che si ergono contro questi fenomeni cosi' estremi eppure coi' comuni sono poche e quei pochi coraggiosi che si oppongono e denunciano questo stato di cose sono intimiditi allontanati e minacciati. Quello che oggi io chiedo come cittadina del mondo e' come possiamo noi rimanere silenti e indifferenti a questa campagna massiccia di sevizie e violenze commesse dai palestinesi contro i propri figli. Come possiamo tollerare che menzogne vengano dette quotidianamente al pubblico occidentale, ciascuna menzogna tendente a coprire questa infamia, a giustificare questa infamia. Se noi veramente siamo amanti della pace, se noi veramente amiamo e proteggiamo gli indifesi, se la vista di un bambino ci intenerisce, ci fa sorridere, allora dobbiamo ribellarci a tutto questo e chiedere ai nostri governi che chiedano apertamente e ripetutamente ai palestinesi stessi e al governo palestinese di cessare questa campagna d' odio, e che impongano pressioni economiche e sanzioni qualora questa richiesta basica e semplicissima non venisse adempiuta. Dobbiamo chiedere ai giornali e alle tv di smettere di trasmettere storielle per giustificare o celare o strumentalizzare l' utilizzo di bambini e minorenni per far guerra allo stato ebraico. Tutto cio' a prescindere dalla nostra religione, e dalla nostra nazionalita'. Non c'e' bisogno di essere ne' musulmani ne' palestinesi per avanzare i diritti dei bambini palestinesi a non essere vittimizzati anziche' protetti dai propri genitori. Alcuni, come e' gia' avvenuto, diranno che l' uso strumentale dei bambini per combattere lo stato ebraico e' necessario e che se gli israeliani si ritirassero (dall' intero suolo rivendicato dai palestinesi, cioe' l' intera Israele tra il mare e il Giordano tra Gaza e il Libano) tutto cio' non sarebbe necessario. Io vi chiedo di riconoscere che cio' e' un pretesto. Dall' Agosto 2005 Israele si e' ritirata da Gaza, non un ebreo, non un "colono" vive o "occupa" Gaza. Gaza e' "judenrein". Ebbene Gaza oggi nonostante non sia sotto occupazione Israeliana continua sotto il governo Hamas a trasmettere dalla TV Al Aqsa programmi per corrompere i giovani e istruirli all' odio e alla cultura della morte. Articolo in evidenza numero uno la traduzione qui sotto trasmessa l' 8 marzo 2007. Le scuole a Gaza continuano a corrompere bambini. Mentre i palestinesi si lamentano che non c'e lavoro e non c'e' cibo, il governo palestinese compra e fabbrica Qassam rockets con cui colpire Sderot in Israele. Quand'e' che i Palestinesi penseranno ai propri bambini e anteporranno i loro bisogni ai propri? Quello che disse Golda Meir dei palestinesi lo rivolgo anche a voi: solo quando amerete i bambini piu' di quanto odiate gli ebrei, avremo la pace. Emanuela Prister Toth Dallas Texas |
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