domenica 24 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






 
Giorgia Greco
Libri & Recensioni
<< torna all'indice della rubrica
Philip Roth Everyman 01/03/2007

Everyman                                                   Philip Roth

 

 

Traduzione di Vincenzo Mantovani

Einaudi                                                        Euro 13,50

 

 

 

 

 

 

La morte, ammoniva Egar Lee Masters nell’Antologia di Spoon River, non rispetta le persone. Dell’ansia di durare, che soltanto gli uomini conoscono, si cura poco. Fin quando la buona salute lo sostiene, il protagonista dell’ultimo, struggente romanzo di Roth (ben tradotto da Vincenzo Mantovani), non si preoccupa del futuro: creative director di successo, tre mogli per diversi motivi preziose, figli intelligenti, amici fedeli, Everyman (cioè “ognuno”, cioè noi tutti), pensa che il sangue continuerà a pulsargli nelle vene a ritmo costante, vivo come la New York in cui abita. Ma è proprio a questo punto che la malattia e la vecchiaia, che della fine sono gli eterni e fidati servitori, si incaricano di ricacciarlo fra i mortali. Una carotide ostruita, un’operazione a cuore aperto, e la giovinezza è un bene che non gli appartiene più.

 

 

Che ne sarà di noi dopo il grande salto?

 

 

Per lui, ebreo agnostico, questa domanda è poco meno di un doloroso enigma.

 

 

A contare sono solo il male che gli cresce dentro e quel corpo che, di giorno in giorno, lo abbandona.

 

 

No, la vecchiaia non può essere il tempo della pace, la stagione dei ricordi sereni.

 

 

Per lui il passato è tormento, e la vecchiaia è la Gorgonie che impietra, è l’urlo di Munch.

 

 

 

 

Stefano Manferlotti

 

 

Il Venerdì di Repubblica

 

 


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT