Condanna del libro di Ariel Toaff alla Knesset "non meritava di essere scritto e pubblicato"
Testata: La Repubblica Data: 27 febbraio 2007 Pagina: 1 Autore: Susanna Nirenstein Titolo: «ISRAELE CONDANNA TOAFF»
La commissione per l'istruzione della Knesset, il parlamento israeliano, ha condannato il libro di Ariel Toaff "Pasque di sangue". Si tratta di una legittima presa di posizione politica. Come espressione del popolo israeliano, la Knesset è a nostro avviso pienamente legittimata a pronunciarsi sul caso. E la commissione per l'istruzione sembra aver ben compreso come l'immensa menzogna antisemita dell'omicidio rituale, riproposta come vera dal libro di Toaff, costituisca un terribile pericolo per tutto il popolo ebraico. Il giudizio politico della Knesset non sostituisce e non si contrappone a quello, unanime, degli storici, che hanno trovato le tesi di Toaff del tutto prive di fondamento e di minimi standard di scientificità. Stabilito questo, è perfettamente lecito valutare e condannare il terribile danno che un libro come "Pasque di sangue" ha prodotto.
Di seguito, la cronaca di Susanna Nirenstein, dalla REPUBBLICA:
Mentre sul giornale israeliano Haaretz Ariel Toaff, ieri, ritrattava completamente la tesi centrale del suo libro Pasque di sangue, dicendo che non furono certo gli ebrei di Trento ad uccidere Simonino né nessun altro bimbo a scopi religiosi, la Commissione per l´istruzione della Knesset condannava il saggio, affermando: «Il libro e l´eco che ha suscitato hanno causato danni agli ebrei, alla professione di storico in Israele e alla verità scientifica per l´offesa alla verità». «Il libro - continua il testo - non meritava di essere scritto e pubblicato e la Knesset e la Commissione condannano nel modo più fermo il saggio e gli echi da questo provocati». Nel corso del dibattito della Commissione israeliana, a cui hanno partecipato deputati di alcuni partiti e alcuni accademici ma non Toaff né i professori dell´Università Bar Ilan che pure erano stati invitati, è stata anche fatta la proposta che lo Stato apra un procedimento giudiziario nei confronti dello storico perché, come ha detto Marina Solodkin, deputato di Kadima, «vi sono valide ragioni per processare l´autore» poiché ha macchiato la reputazione degli ebrei e ha manipolato la realtà storica. Così come un altro deputato, Aryeh Eldad, dell´estrema destra, ha chiesto l´allontamento di Toaff dall´Università di Bar-Ilan. La Commissione non ha accettato questi suggerimenti, limitandosi a una condanna "morale", ma ha aperto un capitolo sicuramente controverso chiedendo che si «verifichi la possibilità di creare un sistema di controllo scientifico (delle pubblicazioni accademiche) perché non escano cose che sono del tutto contrarie alla logica umana, all´etica umana e alla verità scientifica», un passo davvero straordinario nella realtà israeliana dove si è sempre affrontato qualsiasi capitolo di "revisione" storica nella più assoluta libertà. La strana intromissione delle istituzioni pubbliche nel dibattito, testimonia il livello dello scandalo raggiunto dopo la pubblicazione di Pasque di sangue: la discussione ha occupato e occupa in continuazione le pagine dei giornali israeliani. In Italia la condanna parlamentare suona come una sentenza inquisitoria, Israele però non solo porta su di sé la memoria millenaria dell´«accusa del sangue», ma la vede propagandata come una verità indiscutibile ancora oggi nelle moschee, le radio e le televisioni del mondo islamico: basterà ricordare che la Siria ha recentemente prodotto trenta puntate di una serie televisiva, "Al Shatat", in cui si racconta la nascita del sionismo tra Herzl nei bordelli e orride scene di martirio infantile accreditate come pura storia. Che in Egitto è andata in onda una messa in scena dei "Protocolli dei Savi di Sion". Che un serial iraniano era basato invece sul furto di organi di bambini palestinesi negli ospedali israeliani. Le reazioni sicuramente non mancheranno.