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Che la pubblicazione del libro '' Pasqua di sangue '' di Ariel Toaff sia stata squallida , viene confermato dal fatto che
su Repubblica del 22/2 Toaff viene difeso da una lettera addirittura della deputata europea Rifondazione Luisa Morgantini.
Della Morgantini si puo' dire solo che ha da sempre avuto un odio per Israele pari solo
alla sua capacita' di difendere a spada tratta tutte le formazioni palestinesi , anche le piu' impresentabili
( Hamas, Jihad ecc).
Travestita da operatrice umanitaria, da anni opera in medioriente con l'unico obiettivo di criticare
sempre ferocemente Israele.
Non risulta che abbia mai avuto da ridire su personaggi come Arafat , Yassin ,Assad. ecc.
Il libro di Ariel Toaff e' stato smontato da diecine di storici ed esperti.
Comunque e' innegabile che Ariel Toaff un risultato l'abbia raggiunto.
Il suo libro comparira' d'ora in poi in tutte le manifestazioni antisemite in bella vista
tra il Mein Kampf e I protocolli dei savi di Sion.
Un bel successo , senza dubbio.
lettera firmata Di seguito, la lettera della Morgantini pubblicata da Repubblica: Ariel Toaff umiliato come Hannah Arendt Luisa Morgantini V. Pres. Parlamento Europeo Ritengo davvero preoccupante il clima da caccia alle streghe che si è dispiegato nei confronti di Ariel Toaff autore del libro "Pasque di sangue". I ricatti e le accuse giunti all'autore da parte di gruppi e associazioni ma anche dal padre, lo hanno indotto a ritirarne la pubblicazione. Eppure, gli episodi descritti dalla sua ricerca su omicidi rituali avvenuti tra il XII il XVI secolo non venivano ascritti agli ebrei in generale ma solo a quasi inesistenti gruppi di ebrei askenaziti. Non c'è niente di peggiore di questo fondamentalismo che non permette nessuna critica o persino verità storica. Anche Hannah Arendt quando osò, nel suo scritto tradotto in Italia con "La banalità del male", mettere in discussione il processo e la sentenza sul criminale nazista Eichmann, venne letteralmente assalita di insulti e accusata "di difendere la Gestapo e di calunniare le vittime ebraiche". Gli amici la abbandonarono, l' ostracismo arrivò da tutte le parti e lei restò ammutolita senza il coraggio di rispondere ma non ritirò il suo libro. Del resto le stesse intimidazioni e ostracismi vengono fatti anche a chi, pur sostenendo lo Stato d'Israele, critica il mancato rispetto della legalità internazionale da parte dei diversi governi Israeliani con l' occupazione militare dei territori palestinesi che dura ormai dal '67, la continua annessione territoriale con l'espansione delle colonie e la costruzione del muro. Ne sanno qualcosa persino quegli israeliani come Ilan Pappe o Nurit Peled che osano scrivere delle politiche coloniali e razziste praticate quotidianamente nei territori occupati. Mi dispiace molto per Ariel Toaff che ha dovuto subire tanta umiliazione, mi auguro che tutti possano leggere la sua ricerca e gli storici saperne anche criticare i contenuti senza essere messi alla berlina da nessuno. |
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