Egregio Direttore, come ebreo, e come figlio di uno dei pochi che, fin dall'inizio, seppe denunciare il nascente antisemitismo, purtroppo mai debellato ed ora purtroppo risorgente nel nostro paese, non posso tacere il dolore che mi ha arrecato vedere quell'immagine stampata sul suo quotidiano. Avrei sperato che solo dei giornalucoli potessero ancora riprodurre certe nefandezze, ma evidentemente mi sbagliavo. Né potete addurre a scusante l'aver ripreso un'immagine portata in rete da vostri colleghi israeliani, giacché, come lei dovrebbe sapere, l'immagine stessa è stata manipolata dai suoi tecnici, i quali hanno cancellato tutte le scritte arabe che avrebbero permesso di identificare il libello antisemita dal quale è stata tratta. Non posso pensare che l'Unità possa pubblicare le stesse porcherie dei peggiori antisemiti! Vede, egregio Direttore, alcuni colleghi suoi hanno corretto in passato errori simili dei propri collaboratori ritornando sull'argomento per correggerlo e scusarsi. Posso sperare che anche lei vorrà farlo? Distinti saluti