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Pubblichiamo due lettere inviate all'Unità (vedi la nostra segnalazione http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=13&sez=110&id=19450 )
La manomissione dell'illustrazione, e il suo significato, utilizzata per commentare le ultime notizie sul libro di ariel toaff, e da manuale nazional-fascista. complimenti. saludos
luciano tanto
salta (argentina)
Egregio Direttore, non solo leggo con costernazione ciò che scrive Furino su L'Unità del ma devo pure inorridire per la foto che correda lo scritto. Così impaginata, senza le scritte arabe, si presta -questa sì!- ad interpretazioni fuorvianti! Una bieca operazione di censura giornalistica. Le invio l'intera immagine pubblicata dal sito con al preghiera di fare una rettifica seria e onesta, ovvero ripubblicandola integralmente con la dicitura "letteratura antisemita". Per quanto riguarda, invece, ciò che scrive il vostro giornalista, rimando alle decine di storici che hanno scritto negli anni sul tema delle persecuzioni antiebraiche da parte della cristianità, ai discorsi di Giovanni Paolo ed agli articoli degli storici -quelli seri- che hanno confutato le tesi -dovremmo dire controtesi- esposte dal prof. Ariel Toaff. E vergognarsi un pò?
Tina Fronte
/Egregio Direttore, dall'articolo sul ritiro del libro "Pasque di sangue...", pubblicato in data 15.02.07 a firma di M.I. Furina, traspare una certa stizza per il ritiro del libro, quasi prefigurando una sorta di complotto internazionale ai danni dell'autore. Opinione più che rispettabile ma viene da chiedersi, dinanzi al dispiegarsi di stroncature da parte di studiosi della materia che il libro l'hanno letto e ponderato, perchè sia tanto difficile arrendersi all'evidenza : non vi sono nuovi documenti, non vi sono prove, non vi sono nemmeno indizi in qualche modo concludenti. Tutto era già noto, anzi pare che il Prof. Toaff si sia perso qualcosa che sarebbe stato invece utile ad evitargli la figuraccia, e siamo quindi al puro seppur sempre rispettabile parere personale. Dove però l'articolo scivola pericolosamente, ricordando altri tempi nei quali le immagini si maneggiavano allegramente a seconda delle necessità politiche,è nell'immagine pubblicata del libello antisemita ripulito dalle scritte in arabo che figurano nell'originale. L'antisemitismo utilizzato per la contrapposizione ad Israele da parte di molti paesi arabi è infatti una realtà che, per quanto scomoda per certe posizioni politiche anche in Italia, non dovrebbe essere occultata. Tanto meno da parte de "L'Unità", se non vuole pericolosamente assomigliare alla "Pravda" dei tempi che furono. Cordialmente, Gadi Polacco |
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